Gli animali sociali vivono più a lungo
- Postato il 3 novembre 2024
- Di Focus.it
- 1 Visualizzazioni
Essere sociali è un vantaggio o un problema? La risposta, come sempre, è: «Dipende». Vivere in gruppo significa essere più protetti e poter condividere le risorse con altri individui, ma può anche portare a malattie, conflitti e competizione spietata.
Un nuovo studio dell'università di Oxford, pubblicato su Philosophical Transactions of the Royal Society B, prova a rispondere alla nostra domanda iniziale dimostrando quanto i benefici della socialità superio di gran lunga i costi. Le specie più sociali infatti vivono più a lungo e hanno finestre riproduttive più ampie.. Più vecchi ma anche più immaturi. Gli studi sulla socialità e sui suoi costi e benefici si sono finora concentrati quasi sempre su singole specie, o al limite su gruppi di specie simili. Lo studio di Oxford è invece un confronto su ampia scala, che valuta i pro e i contro del vivere in gruppo in 152 specie diverse, appartenenti a gruppi tassonomici altrettanto vari, dai coralli agli insetti, dagli uccelli ai mammiferi.
Il lavoro mette in relazione la socialità con una serie di elementi utili a valutarne i rischi e le opportunità, dall'aspettativa di vita alla lunghezza delle finestre riproduttive. I risultati sono incontestabili: gli animali sociali vivono più a lungo, e hanno anche un'infanzia più lunga, potendosi permettere di posporre il momento di diventare adulti grazie alla protezione del gruppo.. i vantaggi per la riproduzione. Un altro vantaggio dell'essere sociali ha a che fare con la riproduzione: gli animali che vivono in gruppo, e che sono quindi più protetti dai predatori, continuano a riprodursi fino a tarda età, mentre quelli solitari "chiudono" la finestra riproduttiva in anticipo. Lo studio riconosce anche che parlare di "socialità" in generale è inesatto: non bisogna vederla in maniera binaria, ma come uno spettro nel quale esistono diverse forme di socialità più o meno complesse. .