Giustizia: corti Appello Milano e Brescia, sfratti più lenti di anni per assenza personale

Giustizia: corti Appello Milano e Brescia, sfratti più lenti di anni per assenza personale

Milano, 28 nov. (Adnkronos) - Organici ridotti all'osso e un concorso che manca da oltre vent'anni si traducono in ritardi, cioè in attese maggiore per gli sfratti (anche fino a due anni in più), pignoramenti più difficoltosi e notifiche lente con inevitabili ripercussioni sulla durata dei procedimenti e mancate risposte ai cittadini. E' "disastroso"- come emerge in un incontro a Palazzo di giustizia - lo stato di salute degli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (Unep) delle corti d'Appello di Milano e Brescia.

I numeri restituiscono un sistema "in grave difficoltà": nella corte d'Appello di Milano manca il 19,89% dei funzionari, il 97% degli ufficiali giudiziari con punte che arrivano al 100% a Pavia, Sondrio e Varese e il 58,6% degli assistenti. Nella corte d'Appello di Brescia l'indice di scopertura va dal 44% della città di Brescia al 70% di Mantova con personale a tempo determinato numericamente superiore ai colleghi assunti a tempo indeterminato. "Questi dati non sono semplicemente numeri - commenta Giuseppe Ondei, presidente della corte d'Appello di Milano - ma si traducono in un'assenza di risposte ai bisogni di giustizia sostanziale dei cittadini. Mancano risorse, concorsi e assunzioni. Ciò che è in discussione è l'efficienza di un sistema che oggi si propone di essere moderno e tecnologicamente avanzato, ma al contempo risulta manchevole nelle sue più basilari funzioni".

"Un sistema inefficiente conduce inevitabilmente alla compressione del diritto di difesa dei cittadini - così commenta il presidente dell'Ordine degli avvocati Antonino La Lumia - un rischio che non possiamo correre. Le scoperture d'organico, così come i ritardi legati alle piattaforme telematiche ci preoccupano e allarmano. In un momento storico di rivoluzione tecnologica il sistema giustizia deve essere contemporaneo e affidabile".