Giugno mese decisivo per la partita Unicredit- Banco Bpm. Mercoledì il Tar sul golden power

  • Postato il 31 maggio 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Giugno si annuncia come il mese della verità per Unicredit, banca impegnata su più fronti e, innanzitutto, nella conquista di Banco Bpm, su cui ha lanciato un’offerta pubblica di scambio (azioni di Unicredit in cambio di azioni BancoBpm, ndr). L’ops è stata sospesa dalla Consob per 30 giorni, al fine di concedere ad Unicredit il tempo di valutare meglio le condizioni imposte dal governo che ha deciso di esercitare il golden power sull’operazione. Su questa scelta dell’esecutivo, che molti osservatori hanno considerato piuttosto insolita, trattandosi di una banca italiana che acquisterebbe un’altra banca italiana, deve ancora pronunciarsi la Commissione europea. Lo farà, in via ufficiale, il 19 giugno.

Unicredit intanto ha presentato ricorso contro la scelta del governo davanti alla giustizia amministrativa italiana. Il 4 giugno è fissata l’udienza davanti al Tar. Solo sei giorni dopo sarà Banco Bpm a presentarsi davanti al tribunale amministrativo, a cui chiede di sospendere la sospensione dell’ops decisa da Consob.

Venerdì scorso, il ministero dell’Economia ha inviato ad Unicredit una lettera in cui rivendica la legittimità dell’esercizio del suo potere di porre condizioni sull’operazione e la fattibilità delle stesse. La banca di Andrea Orcel aveva chiesto chiarimenti al Mef sulle condizioni per il via libera all’operazione, ovvero la completa uscita dalla Russia, il vincolo a mantenere in portafoglio i titoli di Stato in possesso di Anima (su cui Banco Bpm ha lanciato un’opa) anche se dovessero perdere valore e altri impegni su alcuni parametri patrimoniali.

Unicredit resta impegnata anche in Germania, dove ha ormai il 30% di Commerzbank ma si scontra, anche qui, con l’ostilità del locale governo. È salita al 6,7% di Generali, su cui esclude una scalata ma la quota è strategica vista la battaglia in corso sul gruppo assicurativo di Trieste. Infine, mercoledì scorso ha portato la sua partecipazione nella banca greca Alpha al 20% circa, aggiungendo un altro 9,7% alla quota già posseduta.

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Il Fatto Quotidiano

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