Giubileo, il nuovo vicario di Roma: “Ritardi e disagi sotto gli occhi di tutti. Speriamo in un recupero”

  • Postato il 10 ottobre 2024
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Per il sindaco Gualtieri i lavori vanno avanti secondo il cronoprogramma stabilito. Eppure i romani si lamentano. Tutti i romani. Le opere in vista del Giubileo procedono a rilento e creano enormi disagi in una città tradizionalmente molto complessa da gestire, anche e soprattutto per quanto riguarda la viabilità. A sottolineare le criticità, tuttavia, non sono solo comuni cittadini. Una critica netta questa volta è arrivata dal nuovo Vicario della Diocesi di Roma, monsignor Baldassarre Reina: “Avverto anch’io i disagi che stanno vivendo in questo momento tanti cittadini romani, sono sotto gli occhi di tutti” ha detto. Per poi aggiungere: “Speriamo che i ritardi che stiamo constatando si possano recuperare nel minore tempo possibile. Mi sembra di capire che l’intenzione dell’amministrazione, oltre che del tavolo di Palazzo Chigi, sia quella di rispettare i tempi di consegna dei singoli cantieri”. Monsignor Baldo Reina l’8 dicembre sarà creato cardinale dal Papa, ma prima ci ha tenuto a sottolineare che il Giubileo “è un tempo di grazia, di misericordia, di perdono, ma soprattutto un tempo di riscatto per gli ultimi”.

Nel suo intervento, il nuovo vicario non ha parlato solo dei problemi legati ai lavori del Giubileo ma anche di quelli più nascosti, come il massiccio uso da parte dei giovanissimi delle nuove droghe. C’è poi quella marea di “disuguaglianze” da colmare, lavorative, abitative, scolastiche e sanitarie, in una Roma in cui il divario tra i quartieri-bene e le borgate non si è mai colmato del tutto. Per tutto questo occorre dialogare con le istituzioni, ma anche avere, i cittadini tutti, “un maggiore senso del bene comune”. Poi un annuncio: “Vogliamo verificare se ci siano le condizioni per aprire il processo di beatificazione per don Luigi Di Liegro“, il fondatore della Caritas a Roma, “una figura straordinaria”.

Poi è tornato a parlare di Roma, una città che, lui siciliano, considera “molto accogliente”. Anche se con il Giubileo ormai alle porte è ancora piena di cantieri aperti. Proprio di recente il Comune ha fatto sapere, attraverso il sindaco Roberto Gualtieri, che i lavori procedono secondo il cronoprogramma. “Siamo nella tabella di marcia, abbiamo già accelerato”, ha detto qualche giorno fa il primo cittadino sottolineando che “i problemi si contano sulle dita di una mano”. Ma il Giubileo, aggiunge Reina, “è un tempo di grazia, di misericordia, di perdono, ma soprattutto un tempo di riscatto per gli ultimi”. Gli ultimi sono i tanti clochard che vivono per le strade o le famiglie dei quartieri periferici che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. A Roma “ci sono molte difficoltà ed è inutile nasconderle. Ma l’atteggiamento che vorrei mantenere è quello del dialogo. Io penso che la Chiesa abbia il dovere di dialogare con le istituzioni e lì dove è necessario evidenziare le criticità e le lacune e chiamarle per nome”. Per Reina, quanto a queste difficoltà, “ci sono le responsabilità della politica, non c’è ombra di dubbio, però c’è anche una scarsa attenzione al bene comune. C’è una dimensione di collaborazione dei singoli cittadini che spesso manca”.

La diocesi terrà a fine mese un incontro con Papa Francesco sulle “disuguaglianze”. “Abbiamo posto l’accento sulle povertà individuandole in quella lavorativa, abitativa, scolastica, e quella sanitaria. Il tema delle disuguaglianze purtroppo colpisce le classi più deboli. Roma vive un disagio sociale notevole che spesso non viene alla ribalta della cronaca – aggiunge il Vicario del Papa per Roma – perché ci accorgiamo di alcune cose quando sentiamo di femminicidi o altro. Però ci sono tante situazioni che quotidianamente lacerano questa citta ad esempio sono molto preoccupato per la diffusione delle sostanze chimiche, le cosiddette nuove droghe, tra i giovanissimi”.
Sulla diocesi: “Ci sono delle impostazioni pastorali consolidate, il ‘si è fatto sempre così’ che ogni tanto ci ricorda Papa Francesco. E invece i tempi che stiamo per vivere chiedono una maggiore flessibilità, una capacita di osare per capire se ci sono strade nuove. Il Papa insiste molto sulla trasparenza, ci chiede che tutto sia all’insegna della massima trasparenza, dall’amministrazione alla gestione delle risorse di cui disponiamo”. Guardando oltre Roma, c’è il mondo piagato dalle guerre, come la Terra Santa: “E’ nostro desiderio fare un pellegrinaggio ma dobbiamo aspettare le condizioni per poterlo fare. Speriamo di poterlo realizzare quanto prima”.

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Il Fatto Quotidiano

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