Girelli in lacrime: “Le emozioni non ce le toglie nessuno”. Soncin: “Vicini al sogno, negato da quel rigore”. L’orgoglio dell’Italia femminile dopo l’impresa sfiorata
- Postato il 23 luglio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Abbiamo vissuto emozioni stratosferiche e si vive di questo”. Parole della capitana Cristiana Girelli. L’Italia femminile sfiora l’impresa contro la forte Inghilterra nella semifinale degli Europei femminili: eliminata da un gol al 96′ e un altro al 119′ su un rigore molto discutibile. Una nazionale sulla quale c’era molto scetticismo alla vigilia: c’era chi diceva che non avrebbe passato i gironi, poi chi vedeva un dominio della Norvegia ai quarti e infine chi sosteneva che contro l’Inghilterra “non sarebbe nemmeno scesa in campo”. Le inglesi hanno maggior qualità, si è visto, ma l’Italia grazie al cuore, alla compattezza e al cinismo era in vantaggio 0-1 fino ai minuti di recupero grazie al gol nel primo tempo di Barbara Bonansea. Poi la rete di Agyemang al sesto minuto di recupero e quella di Kelly al 119′ sulla ribattuta di un rigore parato da Giuliani. A fine gara lacrime di delusione e tristezza tra le giocatrici italiane, con il ct Andrea Soncin che è rimasto qualche secondo impietrito a fissare il vuoto. Ma anche l’orgoglio per una prestazione gigantesca.
Soncin: “Non so se nell’altra area quel rigore sarebbe stato dato”
“Mi verrebbe da chiedervi se nell’altra area, a quel punto della gara, sarebbe stato fischiato. Non lo so”. Parole ricche di delusione e amarezza quelle di Andrea Soncin, CT della nazionale femminile che nel post gara ha analizzato la sconfitta ai microfoni della Rai. “Sono state gettate le basi per continuare a crescere. Il fatto di essere arrivate a un minuto dalla finale e non averla raggiunta ci deve dare uno stimolo per fare un altro step per arrivare a gestire meglio queste gare. Abbiamo un altro obiettivo: il Mondiale in Brasile“. “La parola che ci resta è orgoglio. Le ragazze devono essere orgogliose di quello che è stato fatto, aver tenuto testa alle Campionesse in carica ci deve dare tanta convinzione per il futuro”, ha aggiunto il commissario tecnico della Nazionale femminile. “Abbiamo sentito l’affetto degli italiani, sia stasera che nei giorni passati. Dall’Italia ci sono stati tanti messaggi di vicinanza, un’altra conquista da parte delle ragazze. Peccato perché eravamo vicini al sogno di giocarci la finale”, ha aggiunto.
Girelli: “Quando si dà un rigore così, almeno andare a rivederlo”
Delusione e lacrime per Cristiana Girelli, capitana della nazionale italiana e probabilmente alla sua ultima chance europea con l’Italia. 35 anni compiuti, Girelli – tra le trascinatrici dell’Italia – ha dichiarato: “Siamo venute qua per riaccendere il fuoco che in questi anni è mancato. Il dispiacere è enorme perché eravamo a due minuti da qualcosa di storico. Orgogliosa delle compagne. Poi, posso dirlo, quando il livello si alza così tanto c’è bisogno anche di un arbitraggio all’altezza”.
A far discutere è stato il calcio di rigore fischiato all’ultimo minuto per una trattenuta considerata dalle giocatrici italiane “troppo leggera”. “Quando si prendono decisioni importanti bisogna avere sangue freddo, quando dai un rigore così almeno andare a rivederlo”, ha proseguito Cristiana Girelli. L’Italia ha avuto anche la chance di raddoppiare al minuto 86, quando Severini da due passi, dall’interno dell’area piccola, non è riuscita a concludere a rete. “Nel finale potevamo raddoppiare e la partita finiva lì. Orgogliosa di quello che abbiamo fatto, sono lacrime di tristezza e orgoglio”.
Poi in lacrime Cristiana Girelli ha concluso: “Abbiamo vissuto emozioni stratosferiche e si vive di questo. Quello che ci rimane di più è questo, anche i risultati ma questo non ce lo toglie nessuno, nemmeno un rigore al 120′“.
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