Giovedì scioperi e proteste, la Francia a rischio paralisi
- Postato il 16 settembre 2025
- Estero
- Di Agi.it
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Giovedì scioperi e proteste, la Francia a rischio paralisi
AGI - Dai trasporti all'istruzione pubblica alla sanità, la Francia rischia la paralisi giovedì prossimo a causa della mobilitazione lanciata ad agosto su iniziativa dei sindacati.
Le sigle sindacali hanno indetto una giornata di scioperi e manifestazioni per il 18 settembre, poco più di una settimana dopo la mobilitazione del movimento 'Blocchiamo tutto' del 10 settembre a cui hanno preso parte circa 200 mila persone, secondo le cifre fornite dal Ministero dell'Interno.
Proteste contro i tagli al Bilancio
Alla mobilitazione annunciata a fine agosto per protestare contro le misure di tagli al bilancio proposte da Francois Bayrou e che il nuovo premier, Sebastien Lecornu, non ha ancora escluso, è prevista un'affluenza molto numerosa, ha riferito all'AFP una fonte di sicurezza. A oggi sono già state annunciate più di 250 manifestazioni, ha affermato la fonte, secondo cui l'affluenza di giovedì potrebbe essere simile a quella contro la riforma delle pensioni del 2023, che, a seconda del giorno, ha radunato tra 280.000 e oltre un milione di persone.
Interruzioni nel settore dei trasporti
I trasporti saranno interrotti, o addirittura gravemente interrotti. Il ministro dei Trasporti uscente ha lanciato l'allarme su Franceinfo parlando di una "giornata nera" nel settore, stimando che "la mobilitazione del 18 settembre sarà molto più forte di quella del 10 settembre in termini di numero di scioperanti".
Adesione allo sciopero nel settore ferroviario e aereo
Nel settore ferroviario, quattro sindacati - CGT-Cheminots, Unsa Ferraigne, SUD-Rail e CFDT-Cheminots - hanno aderito allo sciopero. In una dichiarazione congiunta hanno chiesto "di porre fine alle gare d'appalto e al dumping sociale". Nel settore aereo, FO-Air France, il principale sindacato del gruppo, ha invitato i suoi iscritti a unirsi allo sciopero del 18 per "combattere l'austerità".
Mobilitazione nel settore educativo e farmaceutico
Nel sistema educativo nazionale, la maggior parte dei sindacati sostengono la mobilitazione. L'intersindacato dei farmacisti, mobilitato da quest'estate per protestare contro la riduzione degli sconti commerciali sui farmaci generici, chiede la chiusura delle farmacie il 18 settembre.
Sciopero nel settore dell'energia
Protesteranno anche i lavoratori dell'elettricità e del gas, in sciopero dall'inizio di settembre su appello della CGT, per chiedere un aumento salariale e una riduzione delle tasse sull'energia.
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