Giorni della Merla 2025: quando sono, perché si chiamano così e le previsioni di quest'anno

  • Postato il 29 gennaio 2025
  • Di Panorama
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Giorni della Merla 2025: quando sono, perché si chiamano così e le previsioni di quest'anno



Oggi inizia il periodo noto come i "Giorni della Merla", tradizionalmente considerato il momento più freddo dell'anno. Secondo la cultura popolare, il 29, 30 e 31 gennaio segnano le giornate in cui si registrano le temperature più basse. Ma è davvero così? E da dove deriva questo nome?

Perché si chiamano "Giorni della merla"

Il significato dell'espressione non è del tutto certo, ma diverse leggende ne raccontano l'origine.

Una delle più note narra la storia di una merla dal piumaggio bianco e splendente che viveva in continua lotta con Gennaio, un mese freddo e imprevedibile. Gennaio si divertiva a tormentarla, aspettando che uscisse dal nido in cerca di cibo per i suoi piccoli per poi scatenare improvvisamente freddo e gelo. Stanca di queste continue difficoltà, un anno la merla decise di raccogliere scorte sufficienti per tutto il mese e restò al sicuro nel suo rifugio fino al termine di gennaio, che allora contava solo 28 giorni. Convinta di aver ingannato Gennaio, il 29 gennaio uscì dal suo nascondiglio e iniziò a cantare vittoriosa. Offeso e irritato, Gennaio chiese tre giorni in prestito a Febbraio e scatenò un'ondata di neve, vento gelido e piogge torrenziali. La merla, colta di sorpresa, si rifugiò in un camino insieme ai suoi piccoli e vi rimase fino alla fine della tempesta. Quando finalmente uscì, era sopravvissuta, ma il suo candido piumaggio si era annerito per sempre a causa della fuliggine. Da quel momento, tutti i merli hanno piume nere.

Un'altra leggenda lega questa tradizione ai culti pagani della primavera e alle dee Demetra e Persefone. Secondo questa versione, la merla sarebbe un messaggero di Persefone, la dea che trascorre l’inverno nell'Oltretomba e torna sulla Terra con l’arrivo della bella stagione. Il suo invio servirebbe ad avvisare la madre, Demetra, del suo imminente ritorno e dell’arrivo della primavera.

Sono davvero i giorni più freddi dell'anno?

Sebbene il detto popolare sia largamente diffuso, l'analisi climatica dimostra che queste giornate di fine gennaio non sono sempre le più fredde nel nostro Paese. In genere, il picco del freddo si verifica nei primi giorni del mese. Inoltre, i Giorni della Merla cadono circa un mese dopo il solstizio d'inverno, quando le ore di luce iniziano già ad aumentare rispetto a fine dicembre.

Quanto durerà l’inverno

La tradizione popolare attribuisce a queste giornate un significato meteorologico predittivo: se i Giorni della Merla sono particolarmente rigidi, l'inverno sarà breve e cederà presto il passo alla primavera. Al contrario, se il clima è mite, il freddo potrebbe protrarsi ancora a lungo.

Le previsioni 2025

Al Centro sono previsti piovaschi, mentre al Sud arriveranno temporali e rovesci, seppur senza il freddo tipico dei Giorni della Merla. Il sito Meteo.it conferma il miglioramento del tempo al Nord, ad eccezione di nubi basse e nebbie in Val Padana. Anche al Centro ci saranno schiarite dopo gli ultimi acquazzoni sparsi, mentre al Sud si prevedono rovesci e temporali, a tratti intensi. Nonostante questa situazione instabile, le temperature caleranno leggermente ma resteranno comunque sopra la media stagionale, anche nei Giorni della Merla (29-30-31 gennaio), che la tradizione popolare considera storicamente gelidi. Secondo il racconto, proprio in queste giornate i merli, un tempo bianchi, si rifugiavano nei comignoli per proteggersi dal gelo e ne uscivano con il piumaggio annerito dal fumo.

Clima anomalo

Nelle prossime ore il tempo resterà instabile, ma con temperature ancora miti per il periodo, nonostante il caldo anomalo della giornata precedente. Al Centro potrebbero verificarsi fenomeni isolati, soprattutto tra Toscana e Lazio, seguiti però da un miglioramento. Al Sud, invece, i primi acquazzoni sulla Sicilia si estenderanno gradualmente su tutto il Meridione entro sera. I venti di tempesta di martedì si attenueranno, trasformandosi in correnti tese, mentre i mari resteranno molto mossi o agitati. Giovedì e venerdì saranno giornate di transizione, con qualche pioggia sparsa al Nord-Ovest e in Sardegna, ma nel complesso il tempo sarà più tranquillo rispetto alle recenti perturbazioni, pur senza un cielo completamente sereno.

Un weekend di pioggia e neve

Il fine settimana sarà più dinamico. Un piccolo ma insidioso ciclone, attualmente in partenza dalla Normandia, percorrerà circa 2000 km fino a raggiungere la Tunisia. Durante questo tragitto porterà instabilità, con piogge su Nord-Ovest e Sardegna tra giovedì e venerdì. Sabato il maltempo si intensificherà, con piogge abbondanti su Sardegna, Sicilia e regioni nordoccidentali, dove potrebbe nevicare sopra i 1000 metri. Domenica 2 febbraio, in occasione della Santa Candelora, il ciclone tunisino porterà piogge diffuse su gran parte del Sud e localmente anche tra Basso Lazio, Molise e Abruzzo. Al Nord, invece, le temperature aumenteranno grazie a schiarite più ampie, mentre al Sud si avvertirà un clima più autunnale, con piogge e temperature in calo fino a 12-13°C. Paradossalmente, potrebbe fare più caldo al Nord che al Sud, rendendo questa Candelora una vera inversione climatica.

Record storici dei Giorni della Merla

La merla con la media più elevata è stata rilevata nel 1982, con una temperatura media di 9.3°C (+5.5°C rispetto alla media). La merla più fredda è stata registrata nel 2005: con -2.3°C (-4.3°C rispetto alla media). Nel famoso gennaio del 1985 quando tutta l'Italia si svegliò sotto una coltre di neve rimasta ancora negli annali, la merla fu di 3.2°C, cioè quasi nella media. La temperatura più alta dei tre giorni si è registrata esattamente 19 anni con ben 19°C ma nel 2008 il giorno 28 si sono toccati i 23.5° (record assoluto per Gennaio). La temperatura più bassa è stata toccata due volte: il 31 gennaio del 1987 e il 29 gennaio del 2005 con otto gradi sotto lo zero.

La merla con la temperatura media più alta fu il 1982, con 9,3°C (+5,5°C rispetto alla media). Il merla più fredda venne registrata nel 2005, con una media di -2,3°C (-4,3°C rispetto alla norma). Nel gennaio 1985, celebre per le nevicate storiche in tutta Italia, la temperatura media dei Giorni della Merla fu di 3,2°C, quasi in linea con la media stagionale.

Il record di temperatura più alta nei tre giorni fu registrato nel 2008 con ben 19°C, mentre il 28 gennaio dello stesso anno si toccarono i 23,5°C (record assoluto per gennaio). Il freddo più intenso si verificò invece il 31 gennaio 1987 e il 29 gennaio 2005, con minime di -8°C.

I Giorni della Merla restano quindi un interessante fenomeno della tradizione popolare, ma i dati dimostrano che il clima invernale segue andamenti variabili. Quest'anno, tuttavia, sembra che l'inverno voglia davvero farsi sentire.

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Panorama

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