Giornata Mondiale dell’Ambiente, Coldiretti: “In Liguria persa oltre la metà delle superfici coltivate negli ultimi trent’anni”

  • Postato il 5 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Agricoltura generica

Liguria. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Coldiretti Liguria accende i riflettori su “una delle emergenze silenziose che colpisce la nostra regione: l’abbandono delle superfici agricole. Nel 1990 la superficie agricola utilizzata in Liguria era di circa 92.500 ettari, oggi si attesta a poco più di 41.000 ettari, con una riduzione di oltre il 55%. Questa drastica diminuzione ha conseguenze pesanti non solo per il comparto agricolo, ma anche per l’ambiente, il paesaggio e la sicurezza idrogeologica”.

“La nostra regione – spiegano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – è particolarmente fragile e soggetta a dissesto. La perdita delle superfici coltivate, il progressivo abbandono delle campagne e l’avanzare incontrollato dei boschi rendono la Liguria ancora più esposta a frane, incendi e degrado. Le aziende agricole, soprattutto nelle aree collinari e montane, sono presidi fondamentali per la manutenzione del territorio e la salvaguardia dell’ambiente”.

“Negli ultimi anni la superficie agricola utilizzata ha subito un calo più marcato rispetto alla media nazionale, con una diminuzione diffusa in tutte le province, particolarmente accentuata nella provincia di Genova, mentre alcune zone come la provincia di Imperia hanno registrato una lieve crescita. Una parte significativa delle superfici coltivate in Liguria è destinata a prati e pascoli, mentre una quota importante riguarda colture legnose, tra cui l’olivicoltura che rappresenta un settore principale dell’agricoltura ligure, confermando il forte legame tra agricoltura, allevamento e territorio”.

“Senza terra coltivata – continuano Boeri e Rivarossa – diminuisce la produzione locale, aumenta la dipendenza dall’estero e si perde un pezzo di identità ligure, fatta di olivi, orti, vigneti e coltivazioni di eccellenza”. È un allarme ambientale e anche sociale, perché l’abbandono dell’agricoltura comporta anche l’impoverimento delle aree interne, la perdita di posti di lavoro e la scomparsa di competenze tradizionali. Occorre restituire dignità economica e valore sociale all’attività agricola, riconoscendola come strumento di tutela ambientale”.

Per Coldiretti Liguria è “urgente incentivare il recupero delle terre incolte e sostenere il ricambio generazionale nel settore primario; valorizzare l’agricoltura nelle aree marginali, collinari e montane, promuovere una legge nazionale sul consumo di suolo e investire in manutenzione del territorio e prevenzione del dissesto. Tutto ciò, con il supporto della politica regionale, che deve prendere atto della fragilità di questa splendida terra in un’ottica di futuri investimenti mirati. Oggi, più che mai – concludono Boeri e Rivarossa – coltivare la terra in Liguria è un atto ambientale. Difendere l’agricoltura significa proteggere l’ambiente, garantire cibo sano e locale, mantenere vive le nostre comunità e le nostre tradizioni”.

Autore
Il Vostro Giornale

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