Giornata dell’Infanzia, Mattarella: “La sofferenza di un bimbo è sconfitta di tutti, anche in Italia situazioni di abbandono”
- Postato il 20 novembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato, nel suo messaggio, la necessità di tutelare e riconoscere i diritti dei più piccoli, soprattutto in un contesto che diventa via via sempre più complesso: “La sofferenza di un bambino è la sconfitta di un’intera comunità mentre ogni volta che un giovane cresce ascoltato, accolto, rispettato, la collettività si rinnova e ritrova, nella sua voce, la speranza del futuro”, ha scritto il Capo dello Stato.
Il presidente ha ribadito l’importanza di riconoscere i bisogni dei bambini, oltre alle loro parole: “Ascoltare i bambini, riconoscere i loro bisogni, proteggere i loro diritti: questo è l’impegno che la Giornata odierna sollecita a mantenere quotidianamente. Richiamo a riconoscere il valore delle loro parole, delle loro esperienze, delle loro necessità come parte integrante della vita della nostra comunità. Le bambine e i bambini sono portatori di diritti fondamentali, e milioni di essi oggi ne sono privati. Sono vittime di violenza, tratta e sfruttamento, vengono spesso ridotti in condizioni di schiavitù, oggetto di persecuzione e di rapimenti per farne bambini-soldati”.
Tra i punti toccati dal Capo di Stato – oltre la violenza, il lavoro minorile, la piaga dei bambini soldato – anche la rabbia dei ragazzi e il loro rapporto con internet: “Oggi, mentre i conflitti si moltiplicano, le crisi umanitarie e le disuguaglianze si aggravano, sono i più piccoli a pagare il prezzo più alto”, sottolinea Mattarella. Il presidente della Repubblica ricorda come in un contesto sempre più violento e di crisi a pagare il prezzo più alto sono i bambini, non solo nel mondo ma anche in Italia. “Anche nel nostro Paese – aggiunge – persistono situazioni di abbandono e marginalità che non possiamo permettere si consumino nel silenzio e nell’indifferenza. Troppi ragazzi nascondono la propria fragilità dietro la rabbia, il mutismo o lo schermo di un computer, in un contesto che li osserva senza comprenderli davvero”. “È necessario – conclude il Capo dello Stato – un impegno concreto, quotidiano e condiviso per restituire ai più giovani fiducia, tutela e reali opportunità di crescita, rendendo effettivi i principi costituzionali che proteggono l’infanzia e ne promuovono lo sviluppo umano e sociale”.
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