Giornata delle Forze Armate, onore ai fulgidi esempi di due Carabinieri della Compagnia di Cairo
- Postato il 4 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Valbormida. La cerimonia per il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate che si è svolta questa mattina a Savona è stata anche l’occasione per rendere onore a due Carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte che si sono distinti per il loro fulgido esempio: entrambi, in un momento di emergenza non hanno esitato a mettere a rischio la loro vita per salvare chi era in difficoltà.
Si tratta del Brigadiere Fabrizio Bava, in servizio a Cairo dal 2007, e dell’Appuntato scelto Marcella Prandi, in servizio a Carcare (Ex gruppo sportivo carabinieri nel nuoto salvamento, quattro i mondiali vinti), ai quali gli onori sono stati resi dal tenente colonnello Paolo Belgi, comandante del reparto operativo provinciale dell’Arma.
Per quanto riguarda il brigadiere, l’anno scorso, in occasione dell’alluvione del 26 ottobre, era in turno serale insieme all’appuntato Fabio Ferrari. Già verso le 21 la situazione stava precipitando con esondazioni del Bormida e una frana. “Di nostra iniziativa ci siamo messi sulla Sp29 a bloccare le auto in prossimità della frana – racconta Bava – Si avvicina un signore spiegando che la figlia e il suo ragazzo erano bloccati in macchina a Bragno: ho avvisato la centrale e siamo andati a vedere. Nel tragitto siamo passati accanto al parcheggio della Trench e ho visto dei mezzi dei Vigili del fuoco; poche centinaia di metri dopo siamo arrivati dove era stata segnalata la macchina. La situazione era molto critica, la strada era un lago e l’auto era sommersa per metà con acqua all’interno. Dentro c’erano due persone. A quel punto mi è venuto in mente di tornare indietro a chiedere aiuto ai Vigili del fuoco, ma il loro mezzo anfibio era in panne. Due pompieri sono venuti con noi, uno dei due è sceso imbragato verso l’auto, ha lanciato la cima della corda, mi sono legato e gli sono andato dietro. Tenendoci al guard rail siamo riusciti a raggiungere il mezzo. Non c’era modo di aprire le portiere perché l’acqua era oltre i finestrini, quindi abbiamo rotto il lunotto posteriore e siamo riusciti a far uscire i due ragazzi che erano nel panico. Pian piano, tenendoci al guard rail, a fatica siamo riusciti a riportarli verso la porzione di strada non allagata”.
Il 22 luglio scorso, Marcella Prandi era libera dal servizio, e si trovava in uno stabilimento balneare di Bergeggi con la famiglia. “Il mare era molto mosso, mareggiata forte, bandiera rossa, onde di due metri e forte corrente verso gli scogli – spiega l’appuntato scelto – Una persona mi ha avvisato di aver notato il bagnino scendere dal trespolo e correre verso la scogliera. Sono partita anche io di corsa e ho visto alcuni bagnanti in difficoltà vicino alla scogliera. Io e il bagnino ci siamo tuffati, io d’istinto sono andata verso il più lontano, l’ho allontanato dagli scogli e riportato a riva. Il problema è anche stato che altre persone si sono buttate in acqua per intervenire, ma non tutti avevano le capacità per aiutare in quelle condizioni difficili: così, una volta a riva, l’ho lasciato a chi era lì e sono rientrata a dare una mano agli altri”.