Giornata della Vittoria, l’unico leader Ue a Mosca è lo slovacco Fico. Kallas: “Sei dalla parte sbagliata della Storia”
- Postato il 9 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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C’erano il presidente cinese Xi Jinping, ospite d’onore accanto a Vladimir Putin, quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il presidente serbo Aleksandar Vucic e il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukašenko tra i rappresentanti delle 29 delegazioni straniere che secondo una lista pubblicata dal Cremlino il 6 maggio oggi erano presenti sulla Piazza Rossa, a Mosca, per la Giornata della Vittoria. L’unico leader di un paese Ue presente è Robert Fico, primo ministro della Slovacchia, noto per le sue dichiarazioni che spesso riecheggiano le posizioni del Cremlino sulla guerra in Ucraina.
Se il premier indiano Narendra Modi aveva rinunciato all’ultimo minuto per l’incipiente escalation militare con il Pakistan, alla celebrazione per gli 80 anni della vittoria sulla Germania nazista ha partecipato una rappresentanza della Corea del Nord. A margine della cerimonia il presidente russo ha salutato alcuni militari di Pyongyang: “I miei migliori auguri a voi, e a tutte le vostre truppe auguro il meglio”, ha detto Putin a diversi ufficiali in uniforme, nelle immagini trasmesse dalla televisione russa.
Il 7 maggio avevano annunciato la loro presenza a Mosca Michael von der Schulenburg e Ruth Firmenich, rappresentanti del partito di sinistra tedesco Bündnis al Parlamento europeo. Il comunicato riferiva che nella capitale russa erano attesi anche altri 3 europarlamentari di Repubblica Ceca, Cipro e Slovacchia. Durante la visita di due giorni, si legge, i legislatori intendono “incontrare parlamentari e altri rappresentanti della politica e della cultura” per sottolineare “che riteniamo necessari colloqui e scambi a tutti i livelli per superare la spirale sempre più crescente di scontro e escalation in Europa”. Dopo la due giorni di Mosca, i due hanno in programma anche una visita a Kiev.
Firmenich fa parte da tempo della cerchia ristretta della fondatrice del partito Sahra Wagenknecht: “Sta andando a Mosca per deporre una corona di fiori al monumento al milite ignoto in occasione dell’80° anniversario della liberazione – ha commentato la leader con lo Spiegel -. Non so cosa ci sia da criticare in merito. Non parteciperà alla parata militare o a simili eventi di Stato”.
I vertici di Bruxelles avevano chiesto ai rappresentanti dei 27 Stati di non prendere parte alle celebrazioni. “Abbiamo chiarito che non vogliamo che nessun paese candidato (a entrare nell’Ue, ndr) partecipi a questi eventi del 9 maggio a Mosca”, ha detto il 14 aprile l’Alto rappresentante Kaja Kallas, riferendosi principalmente ai sei paesi dei Balcani occidentali che sperano di entrare a far parte dell’Unione europea. “Signora Kallas, vorrei informarla che sono il legittimo primo ministro della Slovacchia, un Paese sovrano. Nessuno può dirmi dove andare o non andare”, aveva risposto sui social il giorno dopo Fico, che è arrivato a Mosca con un giorno di ritardo perché Estonia e Lituania hanno chiuso i loro spazi aerei all’aereo di Stato sul quale ha volato.
“Con tutte queste morti inutili, con tutte queste persone innocenti che soffrono, come puoi stare fianco a fianco con quest’uomo? Ti trovi dalla parte sbagliata della storia”, ha commentato oggi Kallas.
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