Giornata del Cane: i dati che non conosci e le mete da sogno per viaggiare insieme

  • Postato il 26 agosto 2025
  • Di Panorama
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Il 26 agosto scatta la corsa: foto di cani ovunque, video tenerissimi, caroselli di “10 modi per dire ti amo al tuo cane”, post istituzionali con slogan rassicuranti e un cane in posa accanto al logo di turno. È la “Giornata del Cane”, importata dagli Stati Uniti come una di quelle festività laiche che funzionano bene sui social e nei piani marketing, ma che qui, in Italia, finiscono per sembrare più un esercizio di stile che un bisogno reale.

L’ideatrice, Colleen Paige, è una pet influencer che negli anni ha “inventato” giornate per ogni creatura: dal gatto al cucciolo, dal cane nero al cane bastardo (in due date diverse, come se cambiasse il pelo ma non la sostanza), fino alla fauna selvatica. Negli USA l’operazione ha avuto senso: ha catalizzato adozioni, lanci di prodotti, eventi di piazza. Da noi, però, il cane non ha bisogno di una ricorrenza per esistere. È già protagonista di ogni giorno, è parte integrante delle nostre famiglie, delle nostre città, delle nostre storie. Non serve un hashtag per ricordarci che c’è: basta guardare il divano, il sedile posteriore dell’auto, la scia di peli sul tappeto.

Qui, la “giornata del cane” non comincia il 26 agosto: comincia ogni mattina quando lui ti segue in cucina, ti guarda preparare il caffè, ti chiede di uscire o semplicemente si accuccia ai tuoi piedi. È un rapporto quotidiano, fatto di gesti piccoli e di grandi silenzi, di routine condivise e di improvvisi momenti di gioco. E non c’è calendario che possa racchiudere tutto questo in un solo giorno.

Italia a quattro zampe: i numeri che raccontano un amore

L’amore, in Italia, ha numeri concreti. Secondo il Rapporto Assalco – Zoomark 2025, nel nostro Paese vivono 9 milioni di cani e 11,9 milioni di gatti, per un totale di oltre 65 milioni di animali da compagnia. È un patrimonio affettivo, ma anche economico: il mercato del pet food per cani e gatti, tra supermercati e negozi specializzati, ha superato nel 2024 i 3,125 miliardi di euro, crescendo del 3,7% rispetto all’anno precedente e muovendo 666.504 tonnellate di alimenti.

Questi dati raccontano un settore solido, capace di resistere alle turbolenze economiche. Mentre altri comparti hanno visto tagli e rinunce, gli italiani non hanno smesso di investire nella salute e nel benessere dei propri animali. Anzi: la tendenza è verso prodotti di qualità, spesso premium, con formulazioni mirate per età, razza, esigenze specifiche.

Il gatto domina il mercato in valore, con il 56,3% delle vendite, mentre il cane pesa per il 43,7%. L’umido resta il formato più amato, soprattutto per i felini: 1,093 miliardi di euro solo per il gatto, in crescita del 5,3% in un anno, con un’incidenza del 35% sul totale del pet food. Gli snack per gatti crescono a doppia cifra (+10,2% a valore e +11,5% a volume), segno di un’attenzione crescente alla gratificazione e al benessere. Gli snack per cani crescono appena dell’1,7% a valore, ma calano del 3,3% in volume: il proprietario è più selettivo, cerca qualità e funzione, non solo premio.

Il canale Grocery – supermercati, ipermercati, discount e negozi tradizionali – copre il 63,4% del fatturato e il 79% dei volumi, ma la vera corsa si vede nelle catene specializzate e nei petshop della GDO: +10,2% a valore e +4,9% a volume. I petshop indipendenti restano cruciali per il secco cane (42,4% delle vendite in quel canale), ma soffrono la concorrenza delle grandi catene e vedono cali volumetrici.

La geografia delle vendite è eloquente: il Nord concentra quasi metà del giro d’affari, ma il Sud è l’area più dinamica, con crescite record nell’umido gatto (+10,6% a valore e +9,9% a volume) e nell’umido cane (+5,9% a valore e +2,6% a volume). Il Nord-Ovest, pur rimanendo leader in valore, registra cali volumetrici anche pesanti, oltre l’8% in alcuni segmenti.

Dal cuore alla politica: il cane come membro di famiglia

Il 96% dei proprietari considera il proprio animale un membro della famiglia. Non è solo una frase da sondaggio, ma un cambiamento culturale che si riflette nelle scelte di vita, nei consumi e persino nella politica. In Parlamento è già stata depositata una proposta di legge per inserire i pet nello stato di famiglia.

Un passaggio che significherebbe riconoscere diritti – accesso a spazi pubblici, tutele, aree attrezzate – e doveri – custodia, rispetto delle regole, gestione responsabile. Sarebbe la fine del cane come “bene mobile” e l’inizio del cane come soggetto giuridicamente rilevante nella vita familiare. Un atto di civiltà che darebbe finalmente forma a ciò che già viviamo: il cane non è un ospite temporaneo, è parte del nucleo.

Dietro le quinte: canili, adozioni e l’ombra dell’abbandono

Accanto ai cani che dormono su letti memory e indossano impermeabili su misura, ci sono quelli che aspettano in un box. Nel 2022, i canili sanitari hanno registrato 67.567 ingressi, i rifugi 22.040, le restituzioni ai proprietari 20.357 e le adozioni 32.620. Ma i numeri non dicono tutto: quando arrivano cani con problemi comportamentali o aggressività, devono essere tenuti in box singoli, riducendo drasticamente la capacità ricettiva.

Gli abbandoni estivi restano un fenomeno cronico. Non sempre sono i gesti plateali immortalati nei video shock: a volte è un trasferimento “volontario” al canile, altre è un cane lasciato in campagna e mai più ripreso. I numeri ufficiali aggiornati al 2024 non ci sono, ma chi lavora nei rifugi racconta di un picco estivo che si ripete ogni anno, come una stagione nera che non passa mai di moda.

Viaggiare insieme: l’Italia pet-friendly

In Italia, viaggiare con il proprio cane è sempre più facile. In Val d’Orcia, il resort Fonteverde accoglie i quattrozampe in una piscina termale immersa tra gli ulivi, con passeggiate che attraversano colline morbide e vigneti che sembrano usciti da un acquerello. A Courmayeur, gli impianti di risalita trasportano i cani fino ai sentieri della Val Ferret o della Val Veny, e hotel come Le Massif o Auberge de la Maison offrono kit personalizzati con ciotola, tappetino e telo letto; quest’ultima struttura devolve metà del supplemento al canile regionale, trasformando il soggiorno in un gesto solidale.

Oltreconfine: mete internazionali per viaggiare a sei zampe

Vienna è un paradiso urbano: 220.000 metri quadrati di area cani, sentieri che attraversano parchi e quartieri, noleggio barche per salpare con il proprio cane e gelati artigianali a base di yogurt e banana. New York li fa sedere nei ristoranti stellati, li invita ai brunch di Jean-Georges e li lascia correre in parchi privati come quello del Soho Grand. In California, la Coronado Dog Beach è il posto dove imparare a surfare insieme. Negli Emirati, Ras Al Khaimah offre trekking tra deserti e montagne. In Sudafrica, il tè delle cinque diventa “dog edition”, con biscotti all’osso e roast beef per palati pelosi.

Oltre 100.000 amici a quattro zampe in volo con Vueling

Il cielo è sempre più pet-friendly e Vueling lo dimostra con un dato che parla da sé: oltre 100.000 animali domestici viaggiano ogni anno a bordo dei suoi aerei. Negli ultimi cinque anni, il numero di passeggeri con guinzaglio (o trasportino) è aumentato del 57%, superando nel 2023 la soglia a sei cifre e stabilendo nel 2024 un nuovo record con circa 105.000 animali trasportati. E il 2025 sembra pronto a superare ogni previsione: nel solo primo semestre sono già stati oltre 53.700, confermando una tendenza che ormai non è più moda, ma abitudine consolidata.

I numeri raccontano un cambiamento culturale: i cani non restano più a casa. Viaggiano, condividono esperienze e destinazioni come veri membri della famiglia. E non è un caso che nella classifica delle rotte più pet-friendly compaiano, oltre alle isole Canarie, anche le tratte tra Barcellona e Milano e Barcellona e Roma, entrambe nella Top 10 delle connessioni più amate dai viaggiatori con amici a quattro zampe.

E c’è chi pensa a rendere il viaggio un vero lusso per i nostri amici a quattro zampe. Da sempre attenta al benessere animale, Vueling ha fatto un passo in più nel 2023, stringendo una partnership con Edgard & Cooper, brand noto per i suoi alimenti etici, e diventando la prima compagnia aerea europea a inserire snack per cani nel menù di bordo. In cabina, il regolamento è chiaro: sono ammessi animali fino a 8 kg (trasportino incluso), con un massimo di cinque per volo, sempre al fianco del loro umano.

Curiosità e cultura: il cane tra scienza, storia e mito

Il levriero è il cane più veloce del mondo, capace di raggiungere i 72 km/h. Ogni naso canino è unico, come un’impronta digitale. L’udito percepisce frequenze fino a 65.000 hertz, ben oltre la nostra soglia. Nel mondo vivono tra 700 milioni e un miliardo di cani randagi, con effetti sulla biodiversità come gli incroci lupo–cane nei Carpazi. In Italia è nato Dogalize, un social network con oltre 350.000 iscritti che geolocalizza servizi pet-friendly. E il cane, nell’arte e nella letteratura, è simbolo di fedeltà: da Argos nell’Odissea, che riconosce Ulisse dopo vent’anni, ai romanzi di Jack London e ai ritratti rinascimentali dove appare come custode e compagno.

Un amore senza calendario

Numeri, leggi, storie, viaggi e curiosità raccontano la stessa verità: il cane non ha bisogno di una data per essere celebrato. La sua giornata comincia ogni volta che apre gli occhi e trova noi, e ogni volta che noi ci giriamo e troviamo lui. Non serve un hashtag: serve esserci, tutti i giorni.

Autore
Panorama

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