Giorgia Meloni e lo spread con la razionalità, forse le converrebbe tornare a promettere l’abolizione delle accise senza complicarsi troppo la vita

  • Postato il 16 maggio 2025
  • Politica
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Al question time alla Camera, la premier Giorgia Meloni, mentre rivendicava i successi del suo governo, ha dichiarato: “Lo spread oggi è sotto i 100 punti base. Significa che i titoli di Stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi”. Una frase, ovviamente, errata sul piano economico. Tanto che, mentre la pronunciava, accanto a lei il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha iniziato a scuotere visibilmente la testa. E giustamente. Già: uno spread sotto i 100 punti base, infatti, non significa che i titoli di Stato italiani siano considerati più sicuri di quelli tedeschi. Anzi: i titoli tedeschi rappresentano il parametro di riferimento con cui si misurano gli altri titoli di Stato. E lo spread — il differenziale, appunto — tra i titoli italiani e quelli tedeschi è ancora tra i più alti in circolazione.

Dunque, la Meloni si è infilata, suo malgrado, in un vortice di errori. Questa frase della Meloni, pronunciata in Aula, dimostra due cose: la scarsa conoscenza economica e la volontà di aggrapparsi a qualsiasi parametro pur di difendere l’operato del proprio governo. Ma lo spread tra gli italiani e la razionalità è ancora alto. Quindi, cara premier, non si affatichi troppo: non serve perdersi in complicati calcoli per difendere la gestione del suo esecutivo. Torni piuttosto a promettere cose qua e là, e non ci saranno problemi nei prossimi anni. Eviti pure quindi di avventurarsi in strade troppo arzigogolate: potrebbe scoprire lei stessa alcune verità. Forse le converrebbe tornare a promettere semplicemente l’abolizione delle accise senza troppo complicarsi la vita. Forse.

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Blitz

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