Gioielli d’artista, la nuova frontiera dei beni rifugio
- Postato il 28 giugno 2025
- Di Panorama
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Li chiamano anche pleasure asset di investimento. Sono i gioielli d’autore, che insieme alle opere d’arte, gli orologi, i vini pregiati e le auto d’epoca, uniscono in sé il piacere di possedere un oggetto unico e all’interesse finanziario. In un contesto geopolitico instabile come quello attuale, il segmento dei gioielli sta acquisendo sempre maggiore valore in un’ottica di beni rifugio. Secondo il Wealth Report 2025 di Knight Frank, gli investimenti in preziosi nel 2024 sono cresciuti del 2,3%, mentre arte e vini hanno segnato contrazioni rispettivamente del 18% e del 9%. Un territorio su cui scommettere anche quando il lusso rallenta come evidenziato dall’aggiornamento del Monitor Altagamma-Bain sui Mercati Mondiali dei Beni Personali di Lusso, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, secondo cui l’instabilità globale influisce sulla fiducia dei consumatori ma ciononostante l’outlook per la categoria gioielli rimane positiva e come hanno spiegato Claudia D’Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company, è ora il momento di scommettere sulla qualità per ingaggiare le nuove generazioni, “Il 2025 segna un punto di svolta per il lusso globale: per la prima volta in 15 anni, l’industria rallenta, compressa da instabilità economiche, tensioni geopolitiche e trasformazioni culturali profonde. Le prospettive per il resto dell’anno restano incerte, ma i fondamentali del settore sono solidi: oltre 300 milioni di nuovi consumatori, metà appartenenti alle generazioni Z e Alpha, entreranno nel mercato nei prossimi cinque anni”. E sono proprio i più giovani, insieme ai collezionisti, a cercare gioielli di alta gamma vintage anche in un’ottica di sostenibilità. Secondo McKinsey, infatti, entro il 2025 le vendite di questa categoria saranno comprese tra il 20 e il 30% del mercato, pari a circa 70-110 miliardi di dollari. In questo scenario, si moltiplicano le esposizioni a tema. E c’è tempo fino all’autunno per vedere alcune delle mostre più interessanti come Artists’ Jewelry: From Cubism to Pop, the Diane Venet Collection a Palm Beach in florida con pezzi firmati, tra gli altri, Picasso, Salvador Dalí e Niki de Saint Phalle. Senza dove attraversare l’oceano a Milano, la Babs Gallery in via Gonzaga 2 è da sempre un punto di riferimento in materia sculture da indossare con una collezione che comprende oggetti firmati da Giancarlo Montebello, Arnaldo e Giò Pomodoro Loris Cecchini, Ugo Nespolo, Man Ray e Sophia Vari. E proprio l’artista greca è dedicata la personale in calendario fino a settembre. Per la prima volta a Milano, le opere e i gioielli vengono presentati insieme in un percorso espositivo che racconta il mondo creativo dell’artista.