Gioco legale: boom dell’online e crisi dei bar. Cambiano le abitudini degli italiani

  • Postato il 18 ottobre 2025
  • Di Panorama
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Boom di gioco legale e gli italiani hanno cambiato abitudini. Il gioco non è più un gesto sociale, legato ai luoghi di incontro, ma un’attività privata, spesso solitaria, svolta attraverso uno schermo. Lo dice il Report 2025 della Cgia di Mestre che fotografa un Paese con sempre meno slot machine nei bar e sempre più partite virtuali su pc e smartphone. Nel 2024 gli italiani hanno speso 21,5 miliardi di euro nel gioco legale, con un aumento vertiginoso del digitale (+153% in cinque anni) e un arretramento del retail (-12%). Sono andati persi 10mila posti di lavoro e quasi 10mila imprese. Alle casse dello Stato 6 miliardi, ma il gettito è in flessione.

Il nuovo volto del gioco legale in Italia: l’online traina, il retail arretra

Nel 2024 la raccolta complessiva del gioco legale ha toccato quota 157,4 miliardi di euro, con vincite pari a 135,8 miliardi e una spesa effettiva dei giocatori di 21,5 miliardi. Un giro d’affari che si muove in direzioni opposte: da una parte il boom del comparto online, dall’altra il declino del gioco fisico nei punti vendita tradizionali. Il gioco a distanza, infatti, ha segnato un incremento del 153% tra il 2019 e il 2024, raggiungendo 92 miliardi di raccolta, mentre il retail (tra sale giochi, bar, tabacchi ed edicole) non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia, attestandosi su un calo del 12%. A conferma ci sono anche i numeri della rete fisica: negli ultimi cinque anni sono scomparsi 16mila apparecchi da intrattenimento e oltre 8.400 esercizi commerciali (-14,4%). “La crescita del gioco online è il riflesso di un cambiamento profondo nelle abitudini dei giocatori, sempre più orientati verso modalità digitali», ha spiegato Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro (associazione che rappresenta gli operatori del gioco lecito) che chiede una riforma per garantire la stabilità al settore e tuteli la rete legale.

Gioco online: crescita a doppia cifra e nuove sfide per il fisco

La spinta del digitale è stata inarrestabile. Nel 2024 il comparto del gioco online ha registrato una raccolta record di 92 miliardi di euro, di cui il 95% restituiti in vincite. La spesa lorda dei giocatori si è attestata a 5 miliardi, suddivisi tra 1,2 miliardi di prelievo fiscale e 3,8 miliardi di ricavi per la filiera industriale. La crescita del digitale è stata sostenuta in particolare da tre segmenti: giochi da casinò online (53% dell’aumento complessivo), giochi di carte non a torneo (28%) e giochi a base sportiva (14%). Dopo un breve rallentamento nel 2022 (+4%), il mercato ha ripreso slancio con un +13% nel 2023 e un ulteriore +16% nel 2024. Il settore fisico, al contrario, continua a perdere terreno. Solo Lotto e Lotterie (+18%), giochi sportivi (+33%) e Bingo (+1%) mostrano segnali di tenuta. Tutto il resto arretra: le slot machine e le videolotteries sono crollate del 30% rispetto al 2019, con una raccolta scesa a 32,6 miliardi di euro. A soffrire sono soprattutto i bar e le tabaccherie, dove le tradizionali “macchinette” sono diminuite del 6% solo nell’ultimo anno. Il risultato è una rete sempre più ridotta e frammentata e una contrazione del gettito. Nel 2024 lo Stato ha incassato circa 6 miliardi di euro, ma il trend è in calo.

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Panorama

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