Giglio Bagnara in liquidazione, presidio di solidarietà per i 29 dipendenti: “Sestri in svendita”
- Postato il 20 febbraio 2025
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- Di Genova24
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Genova. La notizia della liquidazione e conseguente possibile chiusura dello storico marchi sestrese Giglio Bagnara ha fatto in poche ore il giro di tutta la città, raccogliendo, anche sui social, migliaia di reazioni di sconcerto e sconforto, che dimostrano l’affetto che i genovesi riservano per questo vero e proprio simbolo della città
Per questo motivo, immediate sono arrivate le razioni e le iniziative politiche. Dopo la convocazione di un tavolo per trovare nuovi investitori da parte dell’assessore Mascia, arriva la via della “piazza” con la chiamata per un presidio di solidarietà per i lavoratori. Ad organizzarlo i gruppi di opposizione municipale e comunale, Azione, Lista Genova Civica, Lista Rossoverde, Movimento 5 stelle, Partito Democratico.
“Cari cittadini, commercianti e rappresentanti del terzo settore, vi invitiamo a mobilitarvi per salvare Giglio Bagnara, un’istituzione che da oltre un secolo rappresenta un pilastro identitario di Sestri Ponente. La sua chiusura significherebbe una perdita irreparabile per il tessuto sociale del quartiere – si legge nel volantino che lancia l’iniziativa – In un momento di crescente speculazione sulla grande distribuzione, oltre che di enorme difficolta per il nostro quartiere su molti aspetti quali sicurezza, sanità, pulizia e decoro, è fondamentale proteggere realtà come questa, custodi della nostra storia e identità. Esprimiamo inoltre grande preoccupazione per i 29 dipendenti, e auspichiamo che vengano attivate tutte le azioni necessarie per tutelarli, ritenendo intoccabile il diritto al lavoro”.
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“La crisi di Giglio Bagnara è solo l’ultimo tassello di un processo di desertificazione commerciale che i quartieri stanno vivendo – spiega Sara Tassara, consigliera municipale tra i promotori dell’iniziativa – Sestri Ponente come altri. Una situazione che deriva direttamente dalla miope logica di favorire la grande distribuzione proprio in un momento storico dove il commercio di vicinato ha mostrato tutte le sue fragilità rispetto all’avanzata dell’on line che ha saputo approfittare anche della diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie genovesi. Invece di preservare i negozi di quartiere, grandi o piccoli che siano, in questi anni si è preferito aprire supermercati e centri commerciali. La nostra protesta sarà per difendere i lavoratori, che per primi rischiano di pagare il conto di queste scelte scellerate, e per iniziare a cambiare paradigma”.
L’appuntamento è per mercoledì 26 febbraio alle h.14.00 davanti a Giglio Bagnara. “Sfileremo per Via Sestri fino alla sede del Municipio VI dove alle 15 si terrà il consiglio municipale – conclude il comunicato – Uniamoci per preservare questo patrimonio prezioso”.