Gianni Pastorino (Lista Orlando): “La tassa da 2 euro per prenotare in farmacia è inaccettabile”
- Postato il 12 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “La chiamano ‘modesto contributo’, ma è una vera e propria tassa – l’ennesima – a carico delle cittadine e dei cittadini. Due euro per prenotare visite ed esami in farmacia, anche per prestazioni sanitarie effettuate dal pubblico e magari esenti per le patologie richieste: questa è la visione del centrodestra ligure che continua a smontare pezzo dopo pezzo il principio di sanità universale e accessibile”.
Lo dichiara il consigliere regionale Gianni Pastorino, commentando la nuova misura annunciata dalla Giunta Bucci che introduce una commissione di due euro per le prenotazioni CUP effettuate in farmacia per tutte le cittadine e i cittadini che pagano il ticket.
“Paragonare questa tassa a una commissione da banca o tabaccheria è semplicemente sconcertante. Qui si parla di accesso al sistema sanitario pubblico, non di un’operazione commerciale. E tutto questo avviene in un momento in cui i redditi reali sono sotto pressione, l’inflazione è in doppia cifra e gli stipendi e le pensioni sono cresciuti appena, mentre il costo della vita è aumentato ben oltre il 20%”.
“Eppure – prosegue Pastorino – invece di valutare misure progressive che chiedano qualcosa in più a chi ha redditi più alti, si scelgono operazioni lineari, che colpiscono tutti allo stesso modo ma non con lo stesso impatto: per chi guadagna 100mila euro l’anno, due euro non sono nulla; per chi ne guadagna 20mila e deve sottoporsi spesso ad analisi e controlli, fanno la differenza”.
“Secondo i dati regionali, circa il 38% dei liguri soffre di patologie croniche. Sono proprio queste persone, già penalizzate, che rischiano di essere ulteriormente caricate di costi. E allora non si può più parlare di ‘servizio aggiuntivo’ ma di un ulteriore ostacolo all’accesso alle cure”.
“Quando si tratta di aumentare i costi, si prendono a riferimento le altre regioni. Ma quando si dovrebbe guardare a quelle stesse regioni per la qualità dei servizi sanitari, per la solidità organizzativa, per l’efficienza delle prestazioni, allora tutto tace. Eppure basta osservare cosa accade in Veneto, Emilia-Romagna o Toscana – regioni governate da maggioranze diverse – per rendersi conto che le prestazioni offerte sono spesso ben superiori a quelle garantite oggi in Liguria. Tutto questo è l’ennesima dimostrazione che questa Giunta non ha una visione di sanità pubblica: ha solo una linea chiara, fatta di tagli mascherati da semplificazioni”, conclude Pastorino.