Ghislaine Maxwell: «Trump? Sempre un gentiluomo. Epstein? Non credo al suicidio»

  • Postato il 23 agosto 2025
  • Di Panorama
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Nessun colpo di scena, nessuna rivelazione bollente su Donald Trump. Dalle 337 pagine di trascrizioni diffuse dal Dipartimento di Giustizia americano, frutto di ore di colloqui a fine luglio tra Ghislaine Maxwell e il viceprocuratore Todd Blanche, esce un racconto che mescola diplomazia, smentite e qualche lampo velenoso. «Quando ero con lui era un gentiluomo sotto tutti gli aspetti, non è mai stato inappropriato con nessuno» dice dell’attuale presidente Usa. E rincara: «Ammiro il suo straordinario successo nell’essere diventato presidente».

I ricordi di Trump e il dubbio su Epstein

Maxwell, oggi 63 anni e rinchiusa per una condanna a vent’anni per traffico e abusi sessuali di minori, ricorda di aver incontrato Trump negli anni ’90, prima di conoscere Jeffrey Epstein. Descrive come “amichevole” ma non stretto il rapporto tra i due. Poi cala la frase che pesa: «Non credo che Epstein si sia tolto la vita».

Un’ombra nei corridoi del carcere

Nessuna teoria del complotto da film di spionaggio. «Non credo sia stato ucciso perché ricattava qualcuno» dice. Ma insinua l’ombra di un delitto da corridoio di carcere: «In prigione, o ti uccidono o ti pagano: qualcuno può pagare un detenuto per farlo in cambio di 25 dollari di beni per la mensa». Intanto, per la sua collaborazione, il Dipartimento di Giustizia le ha concesso un’immunità limitata. E, a inizio agosto, è stata trasferita nel carcere di Bryan, Texas: livello di sicurezza più basso, più libertà di movimento.

Il denaro e la linea di difesa

Sui 30 milioni di dollari che i procuratori sostengono abbia incassato da Epstein, taglia corto: «Erano prestiti per investimenti immobiliari e altro». Nessuna difesa cieca dell’ex compagno: «Non dico che non abbia fatto le cose di cui è accusato. Non sono qui per difenderlo. Io non ho partecipato a quelle attività».

Gli amici potenti e le smentite

Bill Clinton? «Mai ricevuto massaggi in mia presenza e mai stato a Little St James». Il principe Andrea? «Non l’ho presentato io a Epstein, è totalmente falso». E per chi sperava in una “lista clienti” compromettente, la risposta è un secchio d’acqua gelata: «Non conservava un archivio di materiale contro conoscenti importanti». Niente nemmeno di simile a un archivio video segreto: «Non ho mai visto, in nessuna casa, alcun tipo di videosorveglianza inappropriata».

Le case di Epstein e il sospiro di sollievo

New York, Caraibi, New Mexico, Parigi: tutte le residenze di Epstein passano sotto la lente di Ghislaine senza produrre l’oggetto del desiderio di mezzo pianeta gossip. E a Washington, Londra e dintorni, più di qualcuno tira un sospiro di sollievo.


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Panorama

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