Ghetto e Maddalena, riunito il forum permanente: tra le idee una sede per il Buridda

  • Postato il 22 ottobre 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
ghetto centro storico

Genova. Non passa soltanto attraverso il potenziamento del presidio delle forze dell’ordine il tentativo di rilancio del centro storico, ma anche attraverso percorsi di copartecipazione tra istituzioni, categorie economiche e società civile. Come quello avviato lunedì sera dal municipio Centro Est, retto dalla presidente Simona Cosso.

“La prima riunione del forum permanente di confronto sul centro storico – spiega – ha visto riuniti istituzioni, commercianti, comitati, associazioni, le parrocchie con l’obiettivo non solo di fare il punto sulle emergenze ma iniziare a pensare come risolverle”. Si è partiti con un incontro incentrato sulle zone di Ghetto, Maddalena, Banchi e Vigne.

Il tavolo si affianca ad altre iniziative discusse la settimana scorsa in prefettura al tavolo per l’ordine pubblico e la sicurezza. Uno dei punti più critici è rappresentato dal drop in, il punto di accoglienza per persone tossicodipendenti, di vico Croce Bianca, uno dei sistemi di riduzione del danno attualmente esistenti a Genova. “Sarà spostato, come chiesto dai residenti, su questo siamo d’accordo – continua Cosso – ma bisogna valutare bene dove, serve un luogo adatto, non troppo lontano in modo da intercettare le necessità ma di sicuro non in un labirinto di vicoli dove le persone vivono, altro discorso per l’ambulatorio e il centro servizi, che resterà”.

Prematuro parlare di altre soluzioni “penso alle chill out room, ben diverse dalle stanze del buco, luoghi dove le persone che hanno assunto droga, perché è inutile fingere che non esistano, siano in uno spazio sicuro, controllato, igienico, ma forse a Genova non abbiamo ancora l’apertura mentale che esiste in altre città europee per considerare attuabile un progetto di questo tipo”.

Il forum permanente di confronto sul centro storico, che verrà replicato per altre zone (Molo, Pré, Principe, Lagaccio), si interrogherà, e cercherà di dare delle risposte, anche su quali siano le possibili alternative al degrado in quelle vie e piazze di zone come il ghetto. “Cosa vogliamo fare del centro storico? Questa è la domanda – riflette la presidente di municipio Centro Est Simona Cosso – non possiamo pensare di puntare tutto su affitti brevi, ristorantini e negozi di souvenir, non può essere regolato tutto dalle leggi del mercato”.

“Durante il tavolo sono state avanzate alcune ipotesi alternative – conclude Cosso – negozi di vicinato per i residenti, che possono contribuire a tenere vivi i quartieri senza snaturarli, ma anche spazi per gli universitari, vista la vicinanza con il polo di ateneo, o anche la possibilità di una sede per il centro sociale Buridda, che è rimasto senza uno spazio”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti