Gesù disse: Amatevi gli uni gli altri, non c’è amore più grande di dare la vita per i propri amici
- Postato il 18 maggio 2025
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Gesù disse: Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Questo è il mio comandamento, aggiunge Gesù e riferisce Giovanni (Gv 15,9-17).
La rivoluzione di Gesù è in queste parole. Come scrive Bart D. Ehrman nel suo libro su “Gesù profeta del nuovo millennio”,
Mentre il Dio degli ebrei ordinò ai figli d’Israele di entrare nella Terra Promessa e di prenderla per sé uccidendo tutti i suoi abitanti – ad esempio, di massacrare ogni uomo, donna e bambino nella città di Gerico, secondo il libro di Giosuè – il Dio di Gesù disse di amare i tuoi nemici e pregare per coloro che ti odiano, di porgere l’altra guancia quando qualcuno ti colpisce.
Prosegue il racconto di Giovanni. Gesù disse ai suoi discepoli

«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
L’amore per gli altri è un tema dominante e ricorrente del l’insegnamento di Gesù. Scrive Marco: “Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi’.”
E Matteo aggiunge
“Amerai il tuo prossimo come te stesso’. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti’.
Ancora Matteo.
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello.
A Pietro che insisteva: “Se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?” Gesù rispose: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”
Ecco il testo di Q. (Q 17:3–4) Perdonare ripetutamente un fratello che pecca.
“Se tuo fratello pecca contro di te, rimproveralo; e se si pente, perdonalo. E se pecca contro di te sette volte al giorno, anche sette volte gli perdonerai.
Nel Vangelo di Luca una regola che ancor oggi ci domina ma pochi seguono: Porgi l’altra guancia.
“A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica.
Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta?
Anche i peccatori amano quelli che li amano.
E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta?
Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi”.
Il più grande Comandamento dí Gesù
Gesù diceva: “Amerai il Signore tuo Dio” (semplice) “e il tuo prossimo come te stesso” (molto più difficile). Così intimava Gesù ai dottori della Legge. Ma cosa fare se il loro Dio ordinava di sterminare il prossimo? (Giosuè 1, 17).
Nel suo Vangelo Matteo racconta:
“In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: ‘Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?’
Gli rispose: ‘Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente’. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: ‘Amerai il tuo prossimo come te stesso’. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti’.”
Nel Vangelo di Luca Gesù rincalza:
“Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.
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