“Gerri”, la nuova fiction di Rai conquista il pubblico al debutto: ecco perché
- Postato il 6 maggio 2025
- Di Panorama
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Dopo il successo di Lolita Lobosco e Imma Tataranni, la Rai lancia un nuovo protagonista del crime tutto italiano: Gregorio Esposito, detto Gerri. Il debutto della fiction Gerri, andato in onda su Rai 1 il 5 maggio, è stato accolto da un pubblico entusiasta, registrando oltre 3,5 milioni di telespettatori e uno share del 21%. Un esordio trionfale per una serie che promette di lasciare il segno.
Basata sui romanzi della scrittrice pugliese Giorgia Lepore, Gerri è diretta da Giuseppe Bonito e prodotta da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction, il Ministero della Cultura, la Regione Puglia, la Fondazione Apulia Film Commission e PugliaPromozione. Ambientata a Trani e girata anche a Barletta, Andria, Bisceglie, Minervino Murge, Margherita di Savoia e Molfetta, la serie porta sullo schermo il fascino misterioso del Sud Italia.
La fiction è divisa in quattro appuntamenti, ognuno da due episodi. Dopo il debutto del 5 maggio, Gerri proseguirà ogni lunedì in prima serata fino al 26 maggio, con inizio alle 21:30 e conclusione attorno alle 23:30, anche in streaming su RaiPlay.
Chi è Gerri
Gregorio “Gerri” Esposito è un ispettore di polizia con un passato ingombrante e uno sguardo segnato da ciò che ha vissuto. Affascinante ma tormentato, incapace di costruire relazioni stabili, Gerri vive in equilibrio instabile tra logica e istinto. Analitico e riflessivo, ma anche impulsivo e passionale, Gerri si muove nel lavoro come nella vita privata: sempre in cerca di risposte, non solo sui crimini che indaga, ma anche su se stesso.
La sua figura nasce dalla penna di Giorgia Lepore, autrice e archeologa, che ha pubblicato quattro romanzi con protagonista Gerri: I figli sono pezzi di cuore, Angelo che sei il mio custode, Il compimento è la pioggia e Forse è così che si diventa uomini. L’ispettore Esposito compare per la prima volta nel 2016, nel romanzo ambientato a Bari, vincitore l’anno successivo del Premio Mariano Romiti. Nei libri, Gerri è nato Goran, cresciuto in una casa-famiglia a Napoli tra un prete di strada e una suora laica. La solitudine dell’infanzia e la rabbia mai risolta lo rendono un uomo apolide dell’anima, lucido e caotico, capace di intuizioni folgoranti ma incapace di trovare pace.
Il cast e i personaggi
A interpretare Gerri è Giulio Beranek, intenso nel dare volto e corpo a un personaggio complesso. Esposito, di origini rom, è stato cresciuto senza conoscere i genitori. Questo vuoto affettivo lo spinge a coinvolgersi troppo, soprattutto con i più deboli. Un atteggiamento che lo mette spesso in conflitto con il capo della Mobile, Santeramo (Massimo Wertmüller), e con il collega Calandrini (Lorenzo Adorni).
Nella sua squadra, però, Gerri ha anche legami forti. Alfredo Marinetti (Fabrizio Ferracane) è una sorta di figura paterna, che ogni domenica lo accoglie a pranzo con la moglie Claudia (Roberta Caronia). Arriva poi Lea Coen (Valentina Romani), giovane viceispettore trasferita da Roma. Tra lei e Gerri nasce subito una tensione fredda, fatta di attrazione trattenuta e diffidenza reciproca. Ma Lea intuisce presto che dietro la maschera sicura di Gerri si nasconde un uomo ferito. Sarà proprio Marinetti, mosso dall’affetto, a scavare nel passato dell’ispettore con l’aiuto della vicequestore Giovanna Aquarica (Irene Ferri), cercando verità dimenticate.
Trama: i primi due episodi
Primo episodio – Trani. Il cadavere di una giovane, Rossella Albani, viene ritrovato su una spiaggia deserta. La vittima è la figlia di un noto avvocato e l’indagine porta alla luce una fitta rete di relazioni tra potenti locali, tra cui la famiglia Longo e il senatore La Guardia. Gerri, seguendo il suo istinto, esplora una pista alternativa legata a Lavinia, amica della vittima. Mentre rischia tutto per arrivare alla verità, Marinetti comincia a investigare sulla sua infanzia, sempre più preoccupato per il dolore che l’ispettore porta con sé.
Secondo episodio – È la notte di Natale. In Questura restano solo Gerri e Lea. Una chiamata li conduce in un deposito abbandonato, dove scoprono che i colpi di pistola uditi sono partiti dall’arma di un collega misteriosamente scomparso. Le indagini conducono a Villa del Possibile, centro di accoglienza per donne in difficoltà, dietro cui si cela un oscuro traffico. Intanto, tra Gerri e Lea l’iniziale freddezza sembra sciogliersi, complici l’indagine e il clima natalizio.