Germania, per ogni cittadino debito di 30mila euro. L’ombra dei dazi e la previsione di altri miliardi di deficit
- Postato il 30 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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L’indebitamento in Germania alla fine del 2024 ha superato la soglia dei trentamila euro pro capite. A indicarlo sono i rilevamenti dell’Ufficio nazionale tedesco di statistica: la cifra esatta è di 30.062 euro per ogni cittadino e cioè 669 euro in più rispetto alla fine del 2023. Quand’anche il debito pubblico statale e quello dei Länder sia statisticamente aumentato solo del 2,1%, quello dei Comuni e delle associazioni municipali è salito del 10,3%. Un freno c’è stato solo nella previdenza sociale per la quale i cittadini tedeschi alla fine dell’anno passato sono stati oberati lo 0,12% in meno pro capite.
La maglia nera del debito, secondo l’Ufficio federale di statistica, è dei Comuni della Renania Settentrionale-Vestfalia, quindi dell’Assia e del Saarland. Le municipalità più virtuose invece quelle del Brandeburgo, della Turingia e della Sassonia. L’indagine non indica le ragioni del divario, ma si deve escludere sia solo il tasso di popolazione, perché se la Renania Settentrionale-Vestfalia annovera circa 17,9 milioni di abitanti il Saarland ne conta appena un milione.
Anche se la statistica offre solo un riscontro temporaneo, e diversi indici riflettono speranze di ripresa, una tendenza al peggioramento apparirebbe in realtà quasi inesorabile, e ciò senza che nel quadro rientrino i temuti effetti negativi alle esportazioni dell’accordo dell’Ue con gli Usa. La pianificazione del Ministro delle Finanze Klingbeil indica infatti fino al 2029 ulteriori deficit di bilancio per miliardi. Parte della bozza di bilancio federale per il 2026 – che il Parlamento sarà chiamato ad approvare entro fine novembre – e include una pianificazione finanziaria anche per gli anni successivi, e qui si registra un buco complessivo di circa 172,1 miliardi di euro negli anni dal 2027 al 2029.
In termini di bilancio si parla di “necessità di azione”, comune nella pianificazione finanziaria, ma quella per gli anni 2027-2029 prevedeva un deficit di bilancio solo di 144 miliardi di euro. Il disavanzo previsto è ora ampliato di 28 miliardi a causa dei compromessi nella coalizione. In primo luogo, per un “incentivo alla crescita” per compensare mancati introiti fiscali ai Länder e Comuni. Inoltre, l’aumento della pensione di maternità – ovvero il congedo retribuito prima e dopo il parto e il sostegno finanziario durante il congedo parentale – è stato chiesto dalla CSU già a partire dal 1° gennaio 2027, un anno prima di quanto inizialmente previsto. A ciò si aggiungono oneri significativamente più elevati per gli interessi sul debito contratto.
La Germania affronta il terzo anno consecutivo senza crescita economica, ma il governo tedesco conta sulla ripresa e su un conseguente aumento del gettito fiscale; spera poi di cogliere opportunità di consolidamento riducendo ulteriormente il numero di commissari federali e tagliando i programmi di finanziamento e le spese amministrative. I media tedeschi anticipano però che nel bilancio di previsione 2026 il governo pianifica spese per 520,5 miliardi di euro rispetto ai 503 miliardi di euro di quest’anno, e questa cifra è destinata a salire a 572,1 miliardi di euro entro il 2029. Il bilancio di previsione 2026 prevede investimenti per 126,7 miliardi di euro ed un debito base di 89,9 miliardi di euro – in aumento rispetto agli 81,8 miliardi di euro di quest’anno- a cui si aggiungeranno altri 84,4 miliardi di euro per i due fondi speciali, rispettivamente per infrastrutture e protezione del clima, e per le forze armate. In esito alla scadenza del primo fondo speciale di 100 miliardi per le Bundeswehr creato durante il Governo Scholz, i cui mezzi saranno esauriti nel 2028, ZdF indica che che l’indebitamento è predetto salga a 126,9 miliardi di euro entro il 2029.
Le opposizioni, ancor prima che il bilancio sia presentato al Bundestag, attaccano già aspramente il Governo. Michael Espendiller (AfD) ha dichiarato alla ARD che il suo gruppo “è molto critico e respinge l’aumento massiccio del debito pubblico, così come una riforma del freno al debito”. Pure il vicecapogruppo parlamentare dei Verdi, Andreas Audretsch, è lapidario: “Friedrich Merz è evidentemente incapace di gestire i soldi”. Ines Schwerdtner (Linke) boccia anch’ella la bozza di bilancio 2026 come “bilancio per la difesa, finanziato a scapito di altri compiti sociali”.
Con queste previsioni, anche una prevedibile riduzione delle esportazioni negli Usa in esito ai dazi imposti dall’amministrazione Trump, rischia di penalizzare fortemente le speranze di rilancio dell’economia tedesca. Un’avvisaglia è già la drastica riduzione degli utili netti del 37,5% nel primo semestre 2024 annunciata da Audi. Anche se i risultati della società del gruppo Volkswagen sono stati dovuti solo in parte ai dazi Usa, piuttosto anche flessioni sul mercato cinese ed oneri di ristrutturazione. A ciò si aggiunga che se per contro le ferrovie tedesche nel primo semestre di quest’anno hanno incrementato gli utili, accumulano comunque circa 760 milioni di perdite -nel 2024 erano però 1,6 miliardi, riporta dpa– mentre devono affrontare una drastica ristrutturazione con la completa ristrutturazione di circa 40 tratte molto frequentate. Il primo agosto la linea diretta Berlino-Amburgo resterà bloccata per nove mesi, uno stop che Merz e Klingbeil devono scongiurare rifletta quello di tutta la “locomotiva tedesca”.
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