Geoingegneria: minaccia o salvezza per il Pianeta?

  • Postato il 4 settembre 2024
  • Di Focus.it
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L'estate 2024 passerà alla storia come la più calda di sempre, ma il primato sarà a rischio già a partire da quelle successive. D'altronde, il cambiamento climatico è una diretta conseguenza del fallimento dei nostri tentativi di ridurre drasticamente le emissioni nell'atmosfera. A proporsi come soluzione è giunta negli ultimi anni la geoingegneria, disciplina che studia modi per condizionare il clima. Qualche esempio? Riflettere la luce solare nello spazio per raffreddare la Terra o catturare direttamente l'anidride carbonica dall'aria (attualmente, le strutture per la cattura della CO2 riescono a rimuoverne solo 10.000 tonnellate all'anno, un dato insignificante rispetto ai 35 miliardi emessi globalmente). Ma quanto sono fattibili soluzioni di questo tipo?. Il rilascio di aerosol che riflettono la luce solare. Alcuni scienziati, tra cui il Professor Liz Bentley della Royal Meteorological Society britannica, ritengono che questa giovane scienza possa suggerire tecniche innovative per limitare l'aumento delle temperature, anche se restano molte incognite sugli effetti che le stesse causerebbero nel lungo periodo. D'altra parte, se basta un battito d'ali di farfalla a Rio de Janeiro per scatenare un uragano in Texas, figurarci cosa significherebbe riempire l'atmosfera di aerosol o alterare la luminosità delle nuvole marine, due delle soluzioni paventate.. Nel dettaglio, la prima ipotesi prevede l'iniezione di particelle di zolfo o di altri minerali riflettenti nella stratosfera (a 10-50 km dal suolo) con l'utilizzo di aeroplani, in modo che le formazioni nuvolose si addensino e respingano parte della luce solare prima che giunga a terra. L'idea deriva da un evento naturale avvenuto nel 1991, l'eruzione del Monte Pinatubo, un vulcano filippino che rilasciò tonnellate di diossido di zolfo nei cieli di tutto il mondo, causando un raffreddamento globale di circa mezzo grado negli anni successivi.. Aumentare la densità delle nuvole marine. La seconda tecnica, invece, coinvolge l'immissione di particelle di sale nella troposfera (tra gli 0 e i 10 km dal suolo) per mezzo di navi che spruzzano acqua marina nebulizzata verso l'alto allo scopo di aumentare la densità delle nubi e, anche qui, di riflettere una quantità maggiore di luce. . I rischi della geoingegneria secondo l'Onu. Un recente rapporto dell'Onu, però, evidenzia come interventi di questo tipo potrebbero alterare i modelli meteorologici, causando siccità in alcune regioni e inondazioni in altre. Cosa accadrebbe se non piovesse per mesi in Amazzonia, regione chiave per l'assorbimento della CO2? Fatto ancor più grave, il rapporto sottolinea che queste tecniche potrebbero distogliere l'attenzione dagli sforzi necessari per cercare di ridurre le emissioni di carbonio e, quindi, risolvere il problema alla radice. In poche parole, si rischia che queste azioni a breve termine possano compromettere la prosperità del Pianeta nel lungo.. Le teorie del complotto legate alla geoingegneria. Questo clima di sfiducia complica ulteriormente la ricerca e il finanziamento di progetti scientifici nel settore. Il dottor Ramit Debnath, dell'Università di Cambridge, ha analizzato quasi 2 milioni di tweet con l'hashtag #GeoEngineering, trovando che oltre il 70% esprime sentimenti negativi, alcuni dei quali alimentati dalle teorie della cospirazione.. In effetti, oltre a non convincere appieno la comunità scientifica, la geoingegneria è anche uno dei bersagli preferiti dai complottisti. C'è chi sostiene, infatti, che tecniche per manipolare il clima siano già segretamente in uso da tempo e che il cambiamento climatico ne sia l'evidenza, oltre che il risultato. Lo conferma un'indagine della BBC che ha registrato un aumento significativo dei commenti sui social media dal tono accusatorio nei confronti delle autorità, ree di nascondere progetti segreti di portata globale in ambito meteorologico.. Rischi e benefici della geoingegneria. Stretti in una morsa tra questi due fronti opposti, ma accomunati dalla critica nei confronti della nuova disciplina, alcuni scienziati proseguono la ricerca di tecniche alternative per limitare il cambiamento climatico, consci che sia necessaria una valutazione attenta e globale dei rischi e dei benefici prima di procedere con interventi su larga scala. D'altra parte, se è vero che la geo-ingegneria da sola difficilmente potrà essere la soluzione alla mutazione del clima, nulla esclude che possa un giorno far parte di un approccio più ampio alla lotta contro il surriscaldamento del nostro Pianeta..
Autore
Focus.it

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