Genoa, la conferenza stampa di Vieira in diretta
- Postato il 22 novembre 2024
- Calcio
- Di Genova24
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Genova. Prima conferenza stampa per il nuovo mister rossoblù. Presente anche il direttore Ottolini che introduce: “Volevo salutare mister Gilardino e ringraziarlo per i due anni trascorsi, sono stati due anni belli intensi. Poi nel calcio ci sono queste situazioni. Siamo contenti, felici e onorati di presentare Patrick Vieira.
Ottolini, ci spiega i tempi?
“Una decisione di questo tipo si analizzano tante cose. La tempistica è dovuta a un iter burocratico che noi dobbiamo seguire. I giocatori a disposizione li abbiamo avuti pochissimo, complicato lavorare tra assenze e infortuni e siamo riusciti a concretizzare l’arrivo di Patrick questa settimana”.
Vieira, ci spiega com’è avvenuta la trattativa=
“E’ stato molto veloce, quando ho sentito che c’è stata la possibilità di allenare questa società non si può dire di no. Ho trovato un gruppo molto orgoglioso, che ha voglia di fare bene per la società. Non è facile per un allenatore che era molto rispettato e apprezzato dai tifosi. Questo non cambierà mai. Adesso la cosa importante è guardare avanti e cosa possiamo fare per vincere le partite. Sono rimasto molto contento in questi due giorni per attitudine e volontà”.
Trova differente la Serie A di oggi? E il rapporto con Mario Balotelli?
“Sì è cambiato il calcio, altri tipi di giocatori, sempre stato un campionato difficile da giocare, non facile vincere le partite, ma ancora una volta abbiamo la qualità per fare bene, dobbiamo lavorare bene. Mario lo conosco molto bene, è una persona che mi piace anche come giocatore, è importante e sa fare gol. Ora deve concentrarsi a far bene, essere a disposizione della squadra”.
Che differenze rispetto a precedenti esperienze?
Trovato staff a mia disposizione, lavorato tanto nel punto forte e debole della squadra, cambiato idea su lavoro precedente e quello che voglio mettere adesso e prendere in considerazione ciò che è stato fatto bene in passato. Prendere questo per essere più solidi.
Tattica usata e ha trovato un Vieira nel Genoa?
Sul punto di vista tattico ho usato animazione del gioco, c’è tempo per finalizzare due o tre cose, partita di domenica importantissima ma oltre ce n’è ancora. Faremo tutto per fare una bella gara, una bella partita. Non tutto sarà perfetto, ma quello che mi hanno fatto vedere i giocatori mi hanno fatto rimanere contento. Non mi piace parlare di Patrick Vieira giocatore.
- Ottolini, quali le motivazioni per cui è finita questa avventura con Gilardino?
Andare nelle motivazioni specifiche è sempre complicato. Vengono messe sul piatto della bilancia diverse cose, si parte dai risultati, si fa analisi approfondita, si vedono cose sia esterno e poi sensazioni e situazioni quotidiane. Abbiamo avuto anche un alto numero di infortuni e c’era la sensazione di voler far uscire un po’ tutti da una comfort zone, chiedere un po’ a tutti e poi maturata questa decisione.
- La decisione chi l’ha presa?
Io sono qui dalla fine di luglio di due anni e tutte sono passate dalla mia scrivania, è chiaro che vengono prese in maniera collegiale e ci deve essere un ampio consenso.
- Vieira, è riuscito già a recuperare un po’ di infortunati
Vedremo domani, ma ora è importante avere loro già in allenamenti, ma se non è domenica sarà la prossima.
- Ottolini, il calcio vive nel sociale, ora ha chiarito che le situazioni passano dalla sua scrivania
Se ha scelto di venire da noi è perché ha intravisto qualcosa nella piazza, nei tifosi. Questo è un segno positivo anche per il futuro di questa società.
- Patrick, ci sono dei principi di gioco che nessuno ti chiederà subito. Hai visto un Genoa che te ne mancavano nove, ora recupera qualcuno, cosa si può fare di diverso?
Questo vedremo più avanti, ora più importante lavorare sulla squadra, sulla fiducia, questo è importante: portare nuova energia per essere più competitivi. C’è un gruppo che sarà più forte.
- Tifoseria molto legata a Gilardino può darle problemi all’inizio?
Gilardino giocatore importantissimo per tifosi e società e questo non si può cambiare mai. Per me arrivare in società importante ed è importante l’unione coi tifosi con la squadra. Io voglio entrare in questa famiglia e lavorare bene, con determinazione.
- Pensa di lavorare più sulla testa dei giocatori? Sulla tecnica o sul piano tattico?
Dobbiamo dire ai giocatori in modo chiaro cosa vuole che facciamo sul campo.
- Cosa l’ha convinta di più a scegliere il Genoa? Ci presenta lo staff?
Cosa importante per me la relazione con il direttore e avere aiuto di fare il suo lavoro. Quando abbiamo parlato l’idea della società e mi sono sentito bene dal punto di vista umano e secondo sulla chiarezza di quello che la società vuole fare. Secondo punto è quello della qualità. Vero che gli infortuni complicato, ma vedo che gruppo ha volontà, vuole vincere la partita. Sono molto orgoglioso di essere qui. Per me era importante avere persone con cui lavorato prima, ma anche staff qui. Siamo contenti di essere qui.
- Cosa pensa del pubblico?
Ho voglia di essere qui domenica, punto di forza della società è il pubblico. Adesso ho veramente voglia di essere qui domenica, è un momento forte e il pubblico è un elemento importante della società e saranno dietro la squadra, sarà una partita importante.
- Soluzioni offensive?
Obiettivo di creare più opportunità, avere più possesso, più alti come squadra, essere più aggressivi a livello offensivi, avere più giocatori nell’area dell’avversario, ci vuole tempo per migliorarci, ma lavorato negli ultimi due giorni sui punti di vista dei video, della comunicazione, proviamo a creare e questo è importante per me come allenatore.
- Conosce il Cagliari?
Parlato dell’avversario di domenica, squadra con giocatore importante davanti, ha qualità, ma la cosa importante è come noi dobbiamo giocare. Se facciamo una bella partita possiamo creare difficoltà.
- Ottolini, avete già parlato di calciomercato viste le lungaggini burocratiche?
Ci confronteremo le prossime settimane, il mister sta prendendo visione dei giocatori, stanno rientrando altri, a un certo punto ci siederemo a un tavolo per capire se c’è bisogno di intervenire, a quel punto vedremo cosa sarà possibile fare.
- Quanto importante Messias per il Genoa?
Messias e Vitinha è importante averli a disposizione. La mia esperienza ora mi sento più forte come allenatore per relazioni che posso avere coi giocatori, mi sento pronto per la sfida.
- Quanto tempo occorrerà prima che i giocatori assimilino i suoi dettami?
Difficile rispondere, adesso la cosa che dobbiamo fare è lavorare con fiducia e continueremo ad andare avanti.
- Quanto si porta dell’esperienza da giocatore oggi e che ricordi ha del Genoa?
Al Milan a 18 anni fortuna di lavorare con Capello e ho capito come si diventa un calciatore e accanto calciatori importanti per gestire il lavoro ed essere completo come giocatore. Ho avuto affetto per l’Italia. L’atmosfera, la passione è una delle ragioni per cui sono qui: la passione, l’essere competitivi.
- Si potrà vedere qualcosa di diverso?
Per me mercato è avere giocatori infortunati a disposizione, perché sono giocatori importanti e ho visto la volontà di lavorare e di accettare i cambi che l’allenatore può portare. Aspetto positivo. Mi dà gioia, trovato un gruppo di giocatori con la testa e lo spirito aperto e questo per me era molto importante. Non cambierò il calcio, non giocherò a 12. Bisogna essere chiari con i giocatori e metterli dove possono esprimere la loro qualità.