Gennaro Gattuso e il telefono: l'incubo degli azzurri

  • Postato il 9 ottobre 2025
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  • Di Libero Quotidiano
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Gennaro Gattuso e il telefono: l'incubo degli azzurri

Gigi Buffon studia l’Italia dalla terrazza di Coverciano mentre in campo Gennaro Gattuso impartisce ordini severi alla squadra, urlando come un forsennato. Un giorno di vacanza in più a inizio settimana, come nessun altro c.t., ma allenamenti ad alta intensità, così è riportato nel pezzo del Corriere della Sera.

Rino, con semplicità, in poco più di cento giorni si è preso l’Italia: lo stile, le regole, l’impegno, il feeling con i suoi collaboratori più stretti e con il gruppo. Sdrammatizzare, ma non sottovalutare. Abbassare la pressione e alzare il livello. Mica è facile, in questa rincorsa disperata e un po’ folle in cui l’imperativo è vincere sempre senza avere la certezza di andare al Mondiale. Perché la Norvegia, quando Rino si è insediato, era già in fuga, quasi irraggiungibile. Gli azzurri possono solo sperare in uno scivolone impronosticabile di Haaland e dei suoi fratelli, sabato a Oslo contro Israele. Altrimenti il primo posto è segnato visto che per acciuffarlo bisognerebbe colmare un gap di 16 reti.

 

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Gattuso non si arrende, non è nel suo stile. Come dice con sano realismo Buffon “al novanta per cento siamo agli spareggi, ma dobbiamo farci trovare pronti se capiterà quel dieci per cento". E allora, anche se in questi giorni tiene banco la partita contro Israele, con il suo carico emotivo, il c.t. batte il tasto sull’Estonia, sconfitta 5-0 a Bergamo “ma da non sottovalutare a Tallinn”. Cura dei dettagli, anche il peso dei nostri rivali scritto sulle lavagnette e allenamenti blindati. Gattuso è instancabile, anche durante le pause.

 

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Chilometri su chilometri su e giù per i ritiri e per seguire dal vivo le partite, l’attenzione verso i giovani e il recupero di quelli più stagionati, Mancini e Cristante ripudiati da Spalletti dopo l’Europeo e Spinazzola. Gattuso è il leader della Nazionale, padrone di Coverciano che frequenta sin da bambino. “Il passato azzurro lo aiuta!, racconta Buffon. Rino sorride: “I ragazzi mi devono scusare perché li stresso anche al telefono". Pronto a scherzare e a confortare, ma anche a battere i pugni sul tavolo: chi sgarra è perduto perché il terzo mondiale di fila non possiamo mancarlo. “Sento tanta responsabilità e l’orgoglio di essere c.t. Sarà dura ma ci proviamo”. Navigando controvento, magari senza rischiare l’infarto come a Debrecen.

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Autore
Libero Quotidiano

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