Gene Hackman e la moglie Betsy Arakawa, soli e nella sporcizia: sono morti così
- Postato il 17 aprile 2025
- Di Panorama
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Le immagini del ritrovamento dei corpi e delle condizioni in cui vivevano Gene Hackman e la moglie hanno lasciato il mondo a bocca aperta.
Emergono nuovi dettagli inquietanti sulla morte dell’attore Gene Hackman, 95 anni, e della moglie Betsy Arakawa, 65 anni, trovati senza vita il 26 febbraio scorso nella loro abitazione di Santa Fe, in New Mexico. I due corpi sono stati rinvenuti in stanze separate, senza segni evidenti di violenza, in circostanze inizialmente ritenute poco chiare.
Un video rilasciato dall’ufficio dello sceriffo di Santa Fe, ripreso dalle bodycam degli agenti intervenuti, documenta il momento del ritrovamento dei corpi all’interno della villa. Le immagini mostrano i poliziotti mentre perlustrano le stanze cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. Il corpo di Betsy Arakawa, insieme a quello di uno dei cani della coppia, è stato scoperto nel bagno; Gene Hackman, invece, è stato trovato in una zona completamente diversa della casa. «Due aree totalmente separate», commenta un agente nel filmato. «È strano», risponde un altro.
Oltre alle immagini, è stato diffuso anche un dettagliato rapporto investigativo che include alcune delle ultime e-mail, telefonate e ricerche online effettuate da Arakawa nei giorni precedenti la sua morte. Le sue attività online rivelano che la donna stava cercando informazioni su sintomi simil-influenzali, tecniche di respirazione, l’influenza stagionale e il Covid-19, segno che inizialmente aveva attribuito i propri malesseri a un’infezione virale comune. In una mail alla propria massaggiatrice, Arakawa scriveva che anche Hackman, l’11 febbraio, si era svegliato con sintomi compatibili con il Covid e aveva deciso di annullare un appuntamento «per eccesso di cautela».
L’autopsia ha però rivelato che Arakawa era stata colpita da hantavirus, una malattia potenzialmente letale che può causare gravi infezioni polmonari e insufficienze respiratorie. Una settimana dopo, il 18 febbraio, Hackman è deceduto per una grave malattia cardiaca, aggravata dal morbo di Alzheimer e da problemi renali. L’attore, come riferito da alcuni amici, “stava male da tempo e viveva isolato”.
I video e i documenti sono stati divulgati su ordine del tribunale, nonostante l’opposizione dei familiari della coppia, a condizione che le immagini dei corpi fossero opportunamente oscurate. Un ulteriore rapporto del Dipartimento della Salute del New Mexico, reso pubblico successivamente, ha confermato la presenza diffusa di roditori all’interno della proprietà di Hackman. L’analisi ambientale ha rilevato escrementi di topi in otto ambienti distinti, tra cui tre garage, tre capannoni e due altri locali, oltre a due veicoli in cui sono stati trovati nidi e tracce di roditori.
Nel corso dell’ispezione, sono stati inoltre rinvenuti un roditore vivo, uno morto e un nido attivo, oltre a diverse trappole installate, segno che l’infestazione era nota e in corso da tempo. Sebbene l’interno della casa sia risultato relativamente pulito, l’estensione dell’infestazione nelle aree esterne della proprietà rappresentava comunque un rischio elevato, tanto da rendere plausibile il contagio della donna.