Gen Z e sessualità: una generazione connessa e desiderosa di chiarezza

  • Postato il 3 settembre 2024
  • Di Focus.it
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Una nuova ricerca di Webboh Lab, in collaborazione con Farmitalia, ha indagato i temi della sessualità e dell'educazione alla sessualità intervistando 500 ragazzi tra i 14 e i 17 anni. I risultati mostrano una generazione che, pur essendo molto esposta a queste tematiche, desidera un'educazione sessuale più aperta e meno basata sui tabù. Dimenticate i classici "discorsi" con i genitori: per la Gen Z, le principali fonti di informazione su sesso e contraccezione sono gli amici e i social media. La scuola gioca ancora un ruolo importante, ma la famiglia sembra essere meno coinvolta. I ragazzi vorrebbero che l'educazione sessuale a scuola fosse più approfondita e affrontasse temi come le malattie sessualmente trasmissibili, il consenso, i metodi contraccettivi e l'anatomia, non solo in modo teorico ma anche pratico. Oltre a un maggiore coinvolgimento della scuola, i giovani chiedono servizi di consulenza dedicati, la possibilità di confrontarsi con adulti di riferimento e l'accesso a risorse online affidabili. Il preservativo è il metodo contraccettivo più conosciuto, seguito dalla pillola. Meno nota è la contraccezione d'emergenza, anche se la "pillola del giorno dopo" è più diffusa di quella dei 5 giorni dopo. Webboh Lab è il primo Osservatorio Permanente sulla Gen Z.Nato dall'incontro di Webboh, il media di riferimento sulla GenZ del Gruppo Mondadori (di cui fa parte anche Focus) e l'istituto di ricerca Sylla..
Autore
Focus.it

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