Gemelle sottratte alla famiglia in Cile e adottate in Italia, la mamma le ritrova dopo 46 anni

  • Postato il 15 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Dopo 46 anni di dolore e di ricerche incessanti, María Soto ha finalmente potuto riabbracciare le sue figlie gemelle, María Beatriz e Adelia. Le due bambine le furono sottratte nel 1979, quando avevano appena otto mesi, e affidate a una famiglia italiana con la falsa motivazione di presunti problemi di nutrizione. In realtà, si trattava di una delle migliaia di adozioni illegali avvenute durante la dittatura di Augusto Pinochet, che tra il 1973 e il 1990 ha separato oltre 20mila bambini dai propri genitori.

L’incontro tanto atteso è avvenuto all’aeroporto Carriel Sur, nella regione del Biobío, davanti a telecamere e giornalisti. L’abbraccio tra madre e figlie ha restituito dignità a una vicenda segnata dall’ingiustizia e dall’assenza forzata. “È come dare alla luce di nuovo le mie figlie, come adulte, come madri, come mogli”, ha raccontato María con voce spezzata dall’emozione.

La ricerca e la svolta

Dal giorno della separazione, María Soto non ha mai smesso di cercarle. Ha bussato a tribunali, ministeri e associazioni, spesso ricevendo risposte scoraggianti. “Le hanno comunicato che era molto probabile che non le avrebbe più riviste”, hanno ricordato i rappresentanti del ministero che ha seguito il caso. Eppure la madre non si è arresa. Con l’aiuto dell’organizzazione Figli e Madri del Silenzio e grazie a un campione di Dna inviato alla piattaforma MyHeritage, è arrivata la svolta.

Determinante è stato anche il supporto della Ong Nos Buscamos, che incoraggia i test genetici per ricostruire i legami familiari. “Dopo aver trovato la corrispondenza su www.myheritage.com, si sono cercate sui social media e nel giro di 20 minuti stavano già parlando”, ha spiegato la presidente Constanza del Río.

Una nuova vita insieme

Una volta confermata l’identità, restava il problema economico dei biglietti aerei dall’Italia al Cile. A rendere possibile il viaggio è stato l’intervento del sindaco di Hualpén, Miguel Rivera: “Il caso della signora María e delle sue figlie ci ha commosso. La sua perseveranza ci ha motivato a realizzare questa collaborazione”.

Ora María Beatriz e Adelia, note in Italia come Beatrice e Adelia Mereu, resteranno in Cile fino alla fine di settembre, ospiti della madre e della famiglia d’origine. “Voglio godermi questi giorni con mamma e tutta la famiglia”, ha dichiarato una delle gemelle, ancora incredula davanti al miracolo del ricongiungimento.

 

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Blitz

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