Gaza, Pezzati (Oxfam): “Aiuti gestiti da Ghf? Trappola mortale”. E attacca Tajani: “Assimila il dialogo all’impunità”

  • Postato il 26 giugno 2025
  • Mondo
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Gaza sta vivendo la più grave crisi umanitaria del XXI secolo. Non abbiamo mai visto nulla di simile. Le persone non hanno più la capacità di soddisfare i loro bisogni primari, ovvero cibo, acqua, un luogo dove stare. Non c’è più la vita civile come noi l’abbiamo conosciuta, né a Gaza dove è stata spazzata completamente via, ma neanche più in Cisgiordania. Si sta parlando in questo momento proprio di gazificazione della Cisgiordania”. A rivendicarlo Paolo Pezzati, portavoce di Oxfam Italia, nel corso dell’iniziativa “Voci da Gaza“, organizzata a Roma, nel corso della quale è stata lanciata una nuova campagna di raccolta fondi per Gaza, la Cisgiordania e il Libano: “Con queste risorse continueremo a supportare le popolazioni coinvolte in questo conflitto che non ha più fine. Oltre 50 mila sfollati, edifici distrutti, controlli serrati, sfollamenti delle persone che continuano a ripetizione. Noi siamo lì, con i nostri operatori, con grandissima difficoltà lavoriamo in tutte queste aree, quindi sia a Gaza, sia in Cisgiordania che in Libano. Proviamo a continuare, nonostante gli impedimenti siano fortissimi”, ha continuato.

“A Gaza, siamo stati proprio poche settimane fa al valico di Rafah: non entra quasi più nulla, ci sono stati più di 80 giorni di blocco degli aiuti dove non sono entrati cibo, acqua, medicine, carburante che è fondamentale per far funzionare la macchina degli aiuti. Abbiamo visitato un magazzino della Croce Rossa internazionale: 80 mila metri quadri di aiuti stoccati che aspettano di entrare”, ha ricordato Pezzati. “Noi lì riusciamo a distribuire acqua, a fornire supporto psicologico e a proteggere bambini, donne e uomini di Gaza, ma sempre con maggiore difficoltà. La distribuzione alimentare gestita da Gaza Humanitarian Foundation una trappola mortale per tanti palestinesi? Noi siamo stati facili profeti. La Gaza Humanitarian Foundation, quindi questo piano voluto da Israele con il supporto degli Stati Uniti, viola totalmente il diritto umanitario internazionale e i principi attraverso i quali l’assistenza umanitaria si è sviluppata nei decenni. L’azione umanitaria non è né imparziale né indipendente né neutrale, ma è sotto lo stretto controllo di una delle due forze coinvolte nel conflitto, in questo caso la forza occupante. Questo è un piano che è totalmente funzionale al piano militare”.

Questo perché, ha spiegato, “l’azione militare si sta svolgendo da nord verso sud e da est verso ovest. I punti di rifornimento e di distribuzione sono tutti a sud (tre sono a sud, nelle aree vicino Rafah e Khan Yunis, uno è a Netzarim, nel centro della Striscia, mentre non ci sono nel nord dove l’Idf vuole lo svuotamento forzato dell’area dove fino a maggio c’erano centinaia di migliaia di persone, ndr). Sono recintati difesi all’esterno dai militari e all’interno dalle squadre di sicurezza dei contractor privati. Questo fa sì che si militarizza un luogo di aiuto e fa sì che la popolazione civile possa diventare, come è diventato purtroppo, oggetto di attacchi, di rappresaglie”. Oltre 300 sono le persone che hanno già perso la vita dal 27 maggio: La situazione è gravissima. Noi chiediamo ad alta voce, lo abbiamo scritto anche più volte al ministro degli Esteri Antonio Tajani, che la diplomazia internazionale faccia una pressione forte, tale da poter riportare la distribuzione degli aiuti all’interno del quadro legale e sotto il coordinamento delle Nazioni Unite“.

Pezzati ha poi attaccato l’esecutivo italiano e lo stesso Tajani: “Assimila il dialogo all’impunità, questo è gravissimo. Ecco perché, come lui ha giustificato, una posizione contraria rispetto all’attuazione dell’articolo 2 e quindi alla sospensione dell’accordo di associazione tra l’Unione Europea e Israele. Tutto questo è inaccettabile”. Per poi concludere: “Oramai anche la review redatta dal servizio europeo ha statuito che Israele sta violando i diritti umani, sta violando l’articolo 2 dell’accordo di associazione. Non c’è altra scelta che votare a favore della sospensione. Altrimenti si conclama ulteriormente una posizione di complicità, di copertura politica ai numerosi crimini di guerra contro l’umanità che sono compiuti dentro la Striscia”.

L'articolo Gaza, Pezzati (Oxfam): “Aiuti gestiti da Ghf? Trappola mortale”. E attacca Tajani: “Assimila il dialogo all’impunità” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti