Gaza, ordine del giorno del centrosinistra: “Bucci e la maggioranza dimostrino solidarietà alla Global Sumud Flotilla”

  • Postato il 15 settembre 2025
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Generico settembre 2025

Liguria. Il centrosinistra in Regione chiede alla giunta Bucci di esprimere solidarietà agli attivisti della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria con decine di barche partite anche da Genova per portare aiuti alla popolazione palestinese e sfidare il blocco navale israeliano. Lo farà con un ordine del giorno fuori sacco, presentato oggi alla vigilia della ripresa dei lavori del Consiglio regionale. Ma per discuterlo in aula servirà il via libera di tutti i capigruppo, anche quelli di maggioranza, e al momento non sembrano esserci spiragli.

Il documento impegnerebbe Bucci e la giunta regionale “a proporre, in sede di Conferenza Stato-Regioni, l’apertura di un confronto con il Governo nazionale per individuare strumenti adeguati di tutela e protezione per i cittadini italiani impegnati in missioni umanitarie internazionali” e a “trasmettere il presente ordine del giorno al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro degli affari esteri”. Nelle premesse si cita gli attacchi con droni denunciati dagli attivisti della Flotilla, definiti “un grave atto di intimidazione verso una spedizione con finalità esclusivamente umanitarie”, e si richiamano i valori statutari e costituzionali su promozione della pace e tutela dei diritti umani.

I capigruppo: “Ora il centrodestra scelga da che parte stare”

“Gli atti di intimidazione che i civili hanno subito sono molto gravi e rappresentano il cuore della politica che il M5s sta cercando di contrastare – spiega Stefano Giordano, capogruppo del M5s -. Quello che sta succedendo a Gaza non nasce in questo momento, sono anni di repressione che questo popolo ha subito dalla fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 7 ottobre il Governo italiano ha quintuplicato il commercio di armi con Israele. Noi, come area progressista, abbiamo deciso da che parte stare. L’azione che i civili stanno portando avanti è la certificazione del fallimento dell’Unione europea che non ha mai preso una posizione dura nei confronti di Netanyahu, che è un criminale. Chiediamo al presidente della Regione e alla giunta di proteggere questi civili”.

“C’è un silenzio fastidioso sul tema e noi abbiamo dimostrato di sconfiggerlo con quel fiume di persone a Genova che ha chiesto un atto di coraggio alla politica, che non può tacere – aggiunge Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico -. Chiediamo un atto di presa di posizione su un ordine del giorno che potrebbe essere una piccola goccia nel mare, ma una goccia importantissima per distruggere quel silenzio. Al governo regionale dico: non perdete quest’occasione, abbiate coraggio e sottoscrivete quest’ordine del giorno”.

Netto il giudizio di Selena Candia, capogruppo di Avs: “Noi stiamo ovviamente dalla parte degli attivisti. Sappiamo bene che la fame come arma di guerra è condannata da qualsiasi forma di diritto internazionale e comunitario. Il 30 agosto la città di Genova ha detto chiaramente da che parte stare. Invece non è chiaro da che parte sta questo centrodestra. Nella maggioranza non c’è questa visione, abbiamo una presidente del Consiglio che neanche nomina Netanyahu, vedo tanta confusione e anche l’incapacità di comprendere, dopo due anni, che qualcosa va fatto in modo serio e deciso. Noi abbiamo presentato anche una mozione perché si arrivi a boicottare lo stato di Israele. Bisogna dare segnali forti e chiari”.

“Sono d’accordo a fermare il Paese se viene fermata la Flotilla, ma fermiamo il Paese solo se viene fermata una nave occidentale mentre viene massacrata da mesi la popolazione palestinese?”, si chiede Gianni Pastorino della Lista Orlando, che pone l’accento su un tema ancora più vasto: “Quello che succede in questo Paese e in Palestina è anticipatore di una cosa peggiore su cui sento mancanza di discussione anche nel campo progressista: noi siamo più vicini alla terza guerra mondiale di quanto non ci si possa aspettare. O riprendiamo una grande iniziativa pacifista che ponga al centro le relazioni diplomatiche attraverso un movimento di popolo oppure credo che, per la prima volta in 66 anni della mia vita, rischiamo di tornare indietro.

Probabile il muro contro muro: a giugno stop alla mozione contro Israele

Salvo sorprese, tuttavia, è da escludere che i capigruppo di maggioranza firmino l’ordine del giorno. In quel caso la discussione verrà rinviata alla seduta in programma la settimana prossima, che tra l’altro verrebbe a cadere il giorno dopo lo sciopero generale proclamato da Usb. Allo stesso tempo, però, i consiglieri di minoranza ipotizzano gesti simbolici come l’uscita dall’aula o qualche altro “momento irrituale“.

A ulteriore prova della distanza che c’è sul tema, va ricordato che nelle stesse ore il consigliere di Forza Italia Angelo Vaccarezza (da sempre difensore di Israele nelle sue iniziative politiche in via Fieschi) ha presentato una mozione di condanna nei confronti della relatrice speciale Onu Francesca Albanese che ha inserito il gruppo Leonardo nella “filiera del genocidio”.

Lo scontro su Gaza in Regione si era già consumato a giugno, quando la maggioranza di centrodestra aveva bocciato una mozione e due ordini del giorno della minoranza che avrebbero impegnato la giunta Bucci a sospendere ogni forma di cooperazione istituzionale, commerciale e militare con Israele o i soggetti direttamente riconducibili al suo governo. La stessa istanza ha avuto esito opposto invece a Tursi, mentre la sindaca Silvia Salis ha scritto al ministro degli Esteri Antonio Tajani per chiedere protezione nei confronti degli attivisti.

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Il Vostro Giornale

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