Gaza, Onu: “In 10 giorni 180mila sfollati”. Von der Leyen: “Abominevole colpire i civili”. Lavrov: “Inaccettabile”
- Postato il 27 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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La tragedia senza fine che si consuma nella Striscia di Gaza fa convergere per una volta le posizioni di Unione europea e Russia. La nuova offensiva militare avviata da Israele ha costretto allo sfollamento, in 10 giorni e fino al 25 maggio, quasi 180mila persone, ha fatto sapere l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni dell’Onu. La dichiarazione, rilasciata a nome del Global Camp Coordination and Camp Management Cluster, ha espresso profondo allarme e denunciato gli attacchi diretti ai rifugi, sempre più all’ordine del giorno. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, oggi diversi civili sono stati uccisi negli attacchi della Israeli Air Force in diverse zone dell’enclave. Cinque persone sono morte a Khan Younis, altre due a Jabalia al-Balad, a nord della Striscia. Altre due vittime e feriti sarebbero state registrate a sud-ovest di Gaza City, e a Beit Lahia, a nord. Il ministero della Sanità controllato da Hamas afferma che 79 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore. Secondo la stessa fonte, dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023 il bilancio è di 54.056 vittime e 123.129 feriti.
“L’espansione delle operazioni militari israeliane a Gaza, che prendono di mira le infrastrutture civili, tra cui una scuola che fungeva da rifugio per le famiglie palestinesi sfollate, uccidendo civili, compresi bambini, è abominevole“, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, da quanto emerge dal resoconto dato dall’esecutivo Ue della telefonata avuta oggi con il Re Abdullah II di Giordania. I due leader hanno anche riaffermato il loro appoggio al piano arabo di ricostruzione per Gaza approvato al vertice del Cairo di marzo, sottolineando che non vi deve essere alcuno sfollamento forzato dei palestinesi.
Una posizione, quella del capo dell’esecutivo comunitario, che sul tema coincide con quella della Russia: “Quello che sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania è inaccettabile“, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, precisando che la Russia condivide la sua opinione sulla Palestina con la Turchia. “Il genocidio e la tragedia umanitaria a Gaza devono finire immediatamente, altrimenti sarebbe impossibile fermare il caos che potrebbe estendersi a Israele”, ha detto il capo della diplomazia di Ankara, Hakan Fidan, che in questi giorni si trova a Mosca.
Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca anche la Germania. Anche nella lotta al terrorismo è necessaria la proporzionalità, ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul al forum dell’emittente Wdr. “Il cancelliere Friedrich Merz ritiene che nella questione di Gaza questa proporzionalità sia stata superata e io condivido questa opinione”, ha detto il capo della diplomazia di Berlino, spiegando che da quando ha assunto l’incarico ha parlato al telefono con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar quasi ogni giorno. La Germania è al fianco di Israele, ma “siamo anche al fianco della popolazione della Striscia di Gaza”, ha sottolineato il ministro.
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