Gaza, oltre 5 mila persone in piazza a Savona. PD, AVS e Cgil: “Al fianco di lavoratori e cittadini per fermare il genocidio”

  • Postato il 3 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Savona, sciopero 3 ottobre pro Palestina

Savona. “Abbiamo aderito convintamente allo sciopero di oggi per Gaza perchè non si può stare in silenzio. Il genocidio che si sta consumando a Gaza ha scosso le coscienze: migliaia di persone hanno sfilato per le strade della Liguria per chiedere che il terribile e inaccettabile massacro dei palestinesi finisca”.

Così il PD Liguria sulla protesta di oggi per Gaza e in difesa della Global Sumud Flotilla.

“Come Partito Democratico siamo dalla parte del popolo palestinese e dei volontari della Global Sumud Flotilla, che sono stati fermati ingiustamente in acque internazionali mentre portavano generi di prima necessità a bambini, donne e uomini che il governo di Netanyhau sta affamando. Dalle nostre città giunga un segnale forte al governo affinchè si faccia promotore di azioni a difesa dei nostri concittadi e ponga le condizioni per una pace duratura” concludono i Dem.

“Militanti e rappresentanti di AVS stanno partecipando oggi in Liguria alla grande mobilitazione e allo sciopero generale proclamato dalla Cgil, a cui hanno aderito milioni di persone in tutta Italia, contro il genocidio in Palestina e in difesa della Global Sumud Flotilla. Dopo la manifestazione dei lavoratori della sanità di ieri sera, migliaia di cittadini hanno sfilato nelle piazze di Genova, Savona, La Spezia e Imperia in segno di protesta contro la posizione del governo italiano sul dramma palestinese” aggiungono Selena Candia, capogruppo di AVS in Consiglio regionale, e Jan Casella, consigliere regionale di AVS.

“Siamo in piazza per difendere i diritti della popolazione civile nella Striscia di Gaza e per sostenere l’iniziativa umanitaria della Global Sumud Flotilla, di cui fa parte anche la parlamentare europea Benedetta Scuderi di AVS. Si trattava di una spedizione pacifica, a cui è stata negata la possibilità di portare aiuti e generi di prima necessità ai palestinesi”.

“La gente sta dimostrando pacificamente, nelle piazze di tutta Italia, per mandare un segnale chiaro al governo Meloni e al parlamento italiano. Serve un cambiamento netto e radicale nella gestione dei rapporti con Israele. Fino a quando non cesseranno le violenze e le privazioni ai danni palestinesi, lo Stato italiano deve boicottare quello israeliano. I nostri concittadini sono stufi di vedere un popolo massacrato e affamato senza che il governo italiano muova un dito per opporsi a questa enorme ingiustizia, che rimarrà impressa nei libri di storia” concludono Selena Candia e Jan Casella.

“Oggi un fiume in piena ha attraversato le strade della Liguria. Un fiume incontenibile che ha bloccato tutto dimostrando ancora una volta solidarietà alla global sumud flottila e contro il genocidio in palestina. È una risposta forte al Governo meloni che delegittima il diritto di sciopero e delegittima la doverosa solidarietà al popolo palestinese” afferma poi Jacopo Ricciardi, segretario regionale di Rifondazione Comunista.

“Oggi abbiamo assistito ad una risposta straordinaria. Tutte le province liguri sono state attraversate da cortei e manifestazioni con una richiesta comune: solidarietà per Gaza e per gli equipaggi della Flotilla, rispetto dello sciopero e dei valori costituzionali” sottolinea ancora Maurizio Calà, segretario Cgil Liguria.

“Genova con 40 mila manifestanti, ma anche Spezia con 10 mila, oltre 5 mila a Savona e più di 3 mila a Imperia con migliaia di persone in piazza dovrebbero far capire al Governo che è il Paese che chiede di porre fine al genocidio, alla fame e alla deportazione in Palestina” aggiunge Calà. Per la Cgil quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla è gravissimo perché si è trattato di un sequestro di una missione di pace di navi civili anche battenti bandiera italiana con a bordo cittadini italiani e quindi su suolo italiano i quali sono stati lesi nel loro diritto alla libertà e all’esercizio della solidarietà”.

“La Cgil chiede l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri politici, di consentire l’ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza garantendo corridoi umanitari stabili e indipendenti, il riconoscimento dello Stato di Palestina, di interrompere ogni accordo militare e commerciale con il governo di Israele. Saranno anche questi i temi della manifestazione nazionale di domani 4 ottobre a Roma alla quale parteciperà anche la Cgil” conclude il sindacato.

Autore
Il Vostro Giornale

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