Gaza, ancora spari contro i palestinesi in attesa degli aiuti umanitari: “Oggi 38 morti e oltre 200 feriti”

  • Postato il 16 giugno 2025
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Nonostante la guerra aperta tra Israele e Iran, a Gaza si continua a morire. La Protezione civile della Striscia ha reso noto che lunedì 38 palestinesi in cerca di aiuti umanitari sono stati uccisi dai soldati israeliani nel sud della Striscia. Il fuoco sarebbe stato aperto intorno alle 4 del mattino contro la folla in attesa di cibo e aiuti nel sud della Striscia, vicino a Rafah. Sarebbero oltre 200 i feriti, che sono stati trasferiti all’ospedale da campo della Croce Rossa nella zona di Al-Mawasi, poi all’ospedale Nasser a Khan Yunis. Le persone stavano aspettando di raggiungere un centro di soccorso a Rafah “quando le forze di occupazione hanno aperto il fuoco” vicino alla rotonda di Al-Alam, ha detto alla Afp il portavoce della Protezione civile, Mahmud Bassal.

L’esercito israeliano ha dichiarato di stare verificando l’accaduto: in casi precedenti ha parlato di “spari di avvertimento” contro sospetti che si avvicinavano alle proprie postazioni. Non è la prima volta, infatti, che si registrano vittime nei pressi dei centri di distribuzione alimentare sostenuti da Israele e Stati Uniti e gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), l’ente privato incaricato di consegnare aiuti. Secondo la protezione civile, però, si tratta del bilancio più grave tra quelli finora registrati. Domenica almeno otto palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in una sparatoria vicino ai punti di distribuzione a Gaza, mentre i residenti hanno parlato di un’escalation di attacchi israeliani. Il capo del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Türk, ha dichiarato che la guerra di Israele a Gaza sta infliggendo “sofferenze orribili e inconcepibili” ai palestinesi e ha esortato i leader governativi a esercitare pressioni sul governo israeliano e su Hamas per porvi fine.

Intanto, a causa del conflitto in corso con l’Iran, le Idf hanno ritirato alcune truppe dalla Striscia di Gaza, per rafforzare i confini con Egitto e Giordania. Secondo l’esercito, quattro divisioni sono attualmente operative a Gaza, dopo che la 98ª Divisione, una formazione d’élite di paracadutisti e commando, è stata ritirata da Khan Younis e trasferita altrove all’inizio del conflitto con l’Iran. Tuttavia, decine di migliaia di soldati continuano a operare nella Striscia. Le Idf affermano che durante il conflitto in Iran hanno continuato a eliminare gli agenti di Hamas a Gaza, a distruggere le infrastrutture terroristiche, compresi i tunnel, e a rafforzare le difese lungo il confine con la Striscia. Nel frattempo, l’esercito ha detto di avere il triplo delle forze abituali al confine con la Giordania.

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