Gaza, all'Onu l'allarme dei medici: “I bambini stanno morendo”

  • Postato il 30 gennaio 2025
  • Di Agi.it
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Gaza, all'Onu l'allarme dei medici: “I bambini stanno morendo”

AGI - La devastazione di strade, case, ospedali. I bambini malnutriti, feriti, senza cure sufficienti. La strage quotidiana degli innocenti, senza cure, senza cibo, con il personale decimato dai bombardamenti. Il quadro drammatico di Gaza, dopo più di un anno di attacchi da parte delle forze israeliane, è stato presentato alle Nazioni Unite da quattro medici di Crisis Action - Thaer Ahmad, Ayesha Khan, Feroze Sidhwa e Mahmooda Syed - che hanno raccontato la loro esperienza nella Striscia di Gaza, dove l'organizzazione umanitaria lavora dal 7 ottobre.

“Le strade sono distrutte - ha spiegato Syed, dell'Università di Washington - il sistema idrico è distrutto e contaminato. La rete elettrica è completamente distrutta, per cui dobbiamo fornire assistenza medica in queste condizioni”. “Abbiamo bisogno - ha aggiunto - di procedere in fretta e trovare soluzioni”.

Khan, medico specializzata in emergenze per Stanford University, ha fatto un parallelo con le altre aree di crisi nel mondo: “Ho visitato - ha confessato - più di trenta regioni nel mondo e non ho mai visto quello che ho trovato a Gaza. Sono stata lì dalla fine di novembre fino all'1 gennaio, non dimenticherò mai i pazienti che ho visto”.

 

“Ma penso - ha aggiunto - che la cosa che più mi ha sconvolta sono stati i bambini. La maggioranza di quelli che erano ricoverati avevano tra i cinque e i sei anni e ferite da esplosione o da proiettili”. Khan ha mostrato immagini crude di bambini feriti e malnutriti. “Noi - ha raccontato - abbiamo ondate di bambini che se anche non cadesse più una bomba su Gaza o non venissero sparati colpi, moriranno ugualmente e la ragione è perché semplicemente non hanno il nutrimento adeguato per guarire”.

Sidwa, direttore al San Joaquin General Hospital di Stockton, California, ha aggiunto la sua esperienza: “Sono un chirurgo specializzato in traumi. Sono stato a Gaza dal 25 marzo all'8 aprile dell'anno scorso. Dopo essere tornato, ho scritto un articolo per il New York Times riguardo cosa 65 dottori e infermieri americani hanno visto a Gaza”. “Ho lavorato - ha aggiunto - in Ucraina per conto del dipartimento di Stato, ad Haiti, Zimbabwe, Burkina Faso, ma non ho mai visto un posto come Gaza in vita mia”.

Sidwa ha ricordato gli ospedali con il personale decimato dagli attacchi israeliani, che non hanno risparmiato i macchinari vitali per i pazienti, inclusi quelli per i bambini. “Quando sono stato all'European Hospital - ha continuato - c'erano 250 persone, metà di loro erano bambini molto piccoli, che avevano bisogno di cure quotidiane per le loro ferite. C'erano solo quattro unità operative. Come potevamo occuparci di 250 persone con quattro unità? E' impossibile”.

“Ci sono - ha aggiunto - circa 2500 bambini che sono a rischio imminente di morte nelle prossime settimane. Alcuni stanno morendo ora, altri lo faranno domani o il giorno dopo. Ma questo gruppo di 2500, che fa parte dei 25 mila pazienti a Gaza che hanno bisogno di cure, deve essere evacuato e portato in strutture adeguate”.

Sidwa ha ricordato il caso di un bambino di tre anni e mezzo che sta guarendo da ustioni, ma quelle ferite rischiano di attaccare i tessuti, in assenza di cure quotidiane, e la situazione sta peggiorando. Il piccolo sembra condannato a morire nelle prossime settimane. Quella che appare una condizione straordinaria, ha ricordato, è “perfettamente comune” a Gaza.

 

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Agi.it

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