Gaza, 5mila in piazza a Genova per il popolo palestinese: “Adesso dobbiamo restare uniti”
- Postato il 17 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Almeno 5mila persone in piazza a Genova per il presidio indetto da Music For Peace a sostegno della popolazione di Gaza e contro il genocidio in atto da parte di Israele. Dopo il concentramento in piazza De Ferrari è partito un corteo in direzione della prefettura che ha attraversato una parte del centro.
Il presidente di Music for Peace Stefano Rebora, dal palco improvvisato sopra un camioncino, ha lanciato un appello all’unità: “Abbiamo visto che venerdì ci sarà uno sciopero e lunedì un altro e va bene, ma cerchiamo di restare uniti, non cerchiamo il protagonismo, mettiamolo da parte perché la forza siamo noi, tutti uniti”.
Rebora, appena sbarcato dalla Global Sumud Flotilla per tentare di aprire un corridoio umanitario via terra, ha fatto anche un altro appello in vista delle manifestazioni: “Non cadiamo nelle trappole, rispettiamo le nostre città, non diamo atto a vandalismi perché questo distoglie l’attenzione da Gaza”.
In piazza a Genova anche i sindaci delle città italiane
A portare la sua vicinanza ai manifestanti è arrivata per alcuni minuti anche la sindaca di Genova Silvia Salis, impegnata oggi nel coordinamento dei sindaci metropolitani di Anci, che ha ascoltato l’intervento di Rebora e lo ha salutato con un abbraccio . Con lei c’erano anche i sindaci Beppe Sala (Milano), Matteo Lepore (Bologna), Gaetano Manfredi (Napoli), Sara Funaro (Firenze), Vittoria Ferdinandi (Perugia), Vito Leccese (Bari), Stefano Lo Russo (Torino), Massimo Zedda (Cagliari), Federico Basile (Messina).
Rebora infine ha fatto appello proprio ai sindaci affinché sostengano gli sciopero: “Assessori, sindaci, imprenditori, tutti. Non deve essere una sigla che proclama lo sciopero ma tutti devono scioperare, i negozianti, i supermercati”.
Verso gli scioperi generali
La manifestazione di questa sera è la prima di una serie di proteste in città a sostegno della Palestina. Venerdì anche a Genova la Cgil ha indetto uno sciopero generale di 8 ore e lunedì 22 ottobre sarà la volta del sindacato Usb che scenderà in piazza con una chiamata a “bloccare tutto”. Non solo: il 22 settembre una piccola flotilla per qualche ora sosterà o si muoverà all’interno del porto di Genova, per supportare, almeno simbolicamente, la mobilitazione che nelle stesse ore “a terra” bloccherà i varchi portuali.