Gattuso, la prima con l’Italia parte all’insegna della sfortuna: Scamacca infortunato
- Postato il 4 settembre 2025
- Di Panorama
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L’Estonia, nazionale numero 126 del ranking Fifa, non dovrebbe preoccuparci. E nemmeno Israele, che si trova alla 75° posizione e che abbiamo battuto senza grossi patemi anche nei mesi scorsi. Eppure nel momento del debutto di Gennaro “Ringhio” Gattuso sulla panchina dell’Italia un brivido freddo corre lungo la schiena ad ogni giro di vento. Colpa della situazione da spalle al muro in cui gli azzurri si sono cacciati a inizio giugno facendosi travolgere a Oslo dalla Norvegia per poi correggere di poco l’andazzo rifilando solo due reti alla modesta Moldova, che nel ranking mondiale occupa la posizione 154 e che contro i norvegesi (in casa) ne ha incassate cinque in questa asimmetrica rincorsa verso un pass per il Mondiale 2026.
Italia: infortunato Scamacca, restano Kean e Retegui
Gattuso parte e la vigilia del match con l’Estonia consegna subito una cattiva notizia, che si spera non si tramuti in pessimo presagio: Gianluca Scamacca a casa per un problema al ginocchio. A occhio il ct non dovrebbe perdere il sonno, avendo conservato a Coverciano il fiorentino Moise Kean e il capocannoniere della scorsa stagione, ora finito nel deserto saudita, Mateo Retegui.
Entrambi sono rodati dall’inizio di stagione e Retegui ha anche firmato un paio di gol nelle prime uscite con la maglia del nuovo club, dopo essere stato uno dei grandi casi dell’estate del calciomercato. In questa prima fase Gattuso può certamente contare su di lui, poi molto dipenderà dal ritmo di calcio europeo che l’italo argentino saprà conservare pur in un campionato lontano dalle abitudini della Serie A e della Champions League.
Italia, cosa serve per qualificarsi al Mondiale
Se il buongiorno si vede dal mattino, insomma, c’è tenersi stretti. L’Italia ha bisogno che vada tutto bene da qui al 16 novembre prossimo, giorno in cui la Norvegia di Haaland (e non solo) verrà a farci visita. Il quadro è chiaro e preoccupante al tempo stesso: abbiamo 9 punti da recuperare in classifica, pur con due partite in più da giocare, e un gap di 10 gol nella differenza reti che è il primo criterio in caso di arrivo a pari punti. Solo in seguito si prendono in considerazione gli scontri diretti e anche qui l’Italia è in affanno.
Serve anche un pizzico di fortuna, senza vergognarsi. In giugno, ad esempio, la Norvegia schiacciasassi ha seriamente rischiato l’osso del collo in casa dell’Estonia portando a casa una vittoria pesantissima e non poco baciata dalla Dea bendata. Per una volta, non sarebbe male toccasse anche agli azzurri che portano sulle spalle il peso dell’obbligo di evitare un’umiliante terza mancata partecipazione mondiale, il de profundiis di tutto il movimento.
Nazionale, cosa cambia da Spalletti a Gattuso
La certezza è che Gattuso non ha avuto tempo, e non ne avrà, per inventarsi qualcosa di suo nella costruzione della nazionale. E’ stato chiamato dalla Figc, incassata la retromarcia di Claudio Ranieri, anche per questo: evitare pericolosi “giochismi”, poter spendere il proprio passato in maglia azzurra (campione del Mondo nel 2006), trovare in fretta la connessione con il gruppo accendendone orgoglio e carattere.
L’Italia non è scarsa come valori. Gattuso la disegnerà in campo con una difesa a quattro che nelle sue intenzioni deve essere funzionale a coprire bene il campo, sperando che Bastoni si adatti da centrale e recuperando il mastino Mancini: cancellati i dogmi di Spalletti. Sono tornati gli esterni (Orsolini soprattutto), a centrocampo ci sono qualità, ritmo e forza fisica – aggrappandosi a Tonali e Barella – e davanti dovremmo avere giocatori con un po’ di gol nei piedi.
Inutile illudersi che tutto si possa tramutare da subito in una passeggiata o in certezze tecniche e tattiche. Si parte al buio e lo scenario più probabile è che Gattuso abbia sei partite, ufficiali e da vincere sempre e comunque, per preparare i playoff di marzo. Dove l’Italia arriverebbe in piena psicosi Mondiale, ma questo è un altro discorso che nelle ore che portano al debutto del ct contro l’Estonia è bene anche provare ad allontanare almeno un po’.