Garlasco, Sempio scarica Lovati dopo le ospitate tv: «Troppa visibilità, non mi rappresenta più»
- Postato il 14 ottobre 2025
- Di Panorama
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Non è un fulmine a ciel sereno, ma segna un nuovo scossone in una vicenda che da vent’anni continua a rimescolare carte e protagonisti. Andrea Sempio, 37 anni, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, ha revocato il mandato all’avvocato Massimo Lovati, uno dei legali che lo rappresentavano. Una decisione maturata dopo giorni di riflessione e resa ufficiale questa mattina.
La scelta arriva all’indomani di una serie di ospitate televisive del penalista, comparso in diversi programmi e talk show – tra cui Falsissimo, condotto da Fabrizio Corona – dove aveva discusso pubblicamente di elementi dell’inchiesta e della posizione del suo assistito.
Le dichiarazioni di Lovati e il malumore di Sempio
Secondo fonti vicine alla difesa, Sempio non avrebbe gradito l’eccessiva esposizione mediatica dell’avvocato e alcune sue frasi considerate inappropriate per la delicatezza del caso. Durante le apparizioni, Lovati aveva rilasciato commenti sull’andamento dell’indagine, ipotizzando scenari e interpretazioni che Sempio avrebbe percepito come “fuori contesto” e non concordate.
In particolare, alcune dichiarazioni sul rapporto tra Sempio e la famiglia Poggi, unite a valutazioni personali sui comportamenti di altri protagonisti del caso, avrebbero incrinato il rapporto di fiducia. Chi conosce Sempio parla di una decisione “ponderata e sofferta, ma inevitabile”, presa per riconquistare il controllo della narrazione e riportare la vicenda nei confini della riservatezza giudiziaria.
Taccia resta, atteso un nuovo nome per la difesa
A restare al fianco dell’indagato sarà l’avvocato Angela Taccia, già parte del collegio difensivo, che continuerà a rappresentarlo anche dopo l’uscita di scena di Lovati. Nelle prossime ore, secondo quanto trapela, verrà ufficializzato un nuovo legale che affiancherà Taccia nel ricostruire la linea difensiva, ora da riorganizzare completamente.
Il cambio di strategia arriva in un momento particolarmente sensibile: la posizione di Sempio è al centro di uno degli sviluppi più controversi della riapertura del caso Garlasco, con accuse di concorso nell’omicidio e un quadro probatorio in continua evoluzione.
Vent’anni dopo la morte di Chiara Poggi, il caso non smette di trasformarsi, riportando al centro della scena non solo vecchi sospetti, ma anche i nuovi equilibri di un’inchiesta che continua a dividere l’opinione pubblica e a sfidare la memoria collettiva.