Garlasco, nuovi colpi di scena: il padre di Sempio parla di persecuzione mentre emergono nuovi dettagli e testimonianze
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Panorama
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Non si fermano i colpi di scena che circondano l’omicidio di Garlasco: anche chi conosceva bene Sempio rilascia dichiarazioni sconcertanti, mentre continua il ping pong di insinuazioni e smentite.
L’amico di Sempio
A gettare benzina sul fuoco è stato Roberto Freddi, amico di Andrea Sempio e Marco Poggi ai tempi dell’omicidio di Chiaranel 2007. Intervenendo alla trasmissione di Massimo Giletti, “Lo stato delle cose”, Freddi ha rilasciato una dichiarazione sullo scontrino che ha destato stupore: «Lo scontrino? Possibile che non lo capisce nessuno? Non è un alibi, è un indizio». Su Alberto Stasi ha poi aggiunto: «L’indagine è partita perché chi adesso è in carcere, a torto o a ragione, se l’è andata a cercare. Si è attirato l’attenzione negativa su di sé».
Il padre di Sempio: «viviamo da carcerati»
Giuseppe Sempio, padre dell’indagato, a Mattino 5 ha continuato a ribadire che contro la sua famiglia «è in atto una persecuzione», puntualizzando: «Viviamo da carcerati dal 2017, ma siamo forti: la verità deve venire fuori». Affrontando invece l’ipotesi di corruzione dell’ex pm Mario Venditti, il padre di Sempio ha commentato: «Una cosa assurda, non abbiamo corrotto nessuno».
Tra l’altro continuano a emergere dettagli sul carabiniere Antonio Scoppetta, coinvolto nell’inchiesta Clean e che si considerava il braccio destro di Venditti. Come riportato dalla Verità, il maresciallo avrebbe utilizzato per oltre 30 volte una camera d’albergo approfittando di prezzi di favore, anche per incontrarsi con una pm.
La querela dell’avvocato dei Poggi alla madre di Sempio
Sempre nella trasmissione di Giletti è anche emerso che l’avvocato che difende la famiglia Poggi, Tizzoni ha querelato la madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari. «Alcuni colleghi mi stanno assistendo in molteplici servizi a tutela della mia immagine e nell’ambito di questa attività so che ha inviato degli atti giudiziari alla signora Sempio, oltre non dico. E gli inquirenti che hanno sequestrato quei documenti immagino avranno sicuramente la competenza e l’intelligenza per capire esattamente la dinamica», ha reso noto Tizzoni. La denuncia sarebbe la conseguenza delle parole di Ferrari: aveva precedentemente dichiarato che l’avvocato dei Poggi avrebbe ricevuto dei documenti «gratis o a pagamento» inerenti al fascicolo d’inchiesta del 2017.
Il sequestro del pc di Sempio
Lo scorso 26 settembre, in occasione delle ultime perquisizioni, è stato trovato e sequestrato il computer da lavoro di Sempio. A rivelarlo è stato il quotidiano Il Tempo, con la notizia che poi è stata confermata da fonti qualificate. A cercare di far luce sulla vicenda è stata l’avvocato di Sempio, Angela Taccia, che ha commentato: «Non si tratta di un pc fantasma. È semplicemente il portatile che diedero ad Andrea Sempio i datori di lavoro per poter lavorare in smart working nei giorni in cui c’erano troppi giornalisti sul suo luogo di lavoro». Motivo per cui «non fu rinvenuto nella perquisizione di maggio perché quel pc fu consegnato a Sempio solo successivamente dalla propria azienda per permettergli di continuare a lavorare senza essere esposto alla gogna mediatica sul luogo di lavoro». E ha concluso: «Tutto ciò è stato ben specificato anche nei verbali di perquisizione del 26 settembre. Alle autorità è tutto chiaro».
Il manoscritto del memoriale del nipote di Savu
Facendo un passo indietro, a giugno, Cleo Stefanusci, nipote di Flavius Savu (condannato per estorsione ai danni del Santuario della Bozzola), aveva consegnato un memoriale in cui si alludeva all’ipotesi di un collegamento tra l’omicidio di Chiara Poggi e gli scandali del Santuario. Il manoscritto del memoriale è stato ritrovato a casa di Sempio. Sempre il suo avvocato, Angela Taccia, ha voluto precisare che si tratta di «una fotocopia, e non l’originale del manoscritto». E dice che era stata lei stessa a consegnarlo al suo assistito: «L’avevo trovato su Internet e la fotocopia me l’aveva passata anche un giornalista: volevo controllare se davvero in quel manoscritto il nipote di FlaviusSavu definisse Bertani (l’amico suicida di Andrea Sempio, Michele Bertani, ndr) il picchiatore e Sempio il sadico. In quel manoscritto si parla solo di giri di prostituzione avvenuti al Santuario e non vi è alcun riferimento al mio assistito».