Garlasco, l’impronta di Marco Poggi riapre la scena del crimine: un assist per Andrea Sempio

  • Postato il 12 novembre 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Niente da fare, diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, il caso di Garlasco continua a svelare nuove sorprese giorno dopo giorno. E proprio quando sembra che si sia finalmente giunti alla verità, ecco il dettaglio che getta nuovamente ombra sulle indagini.

L’ultima scoperta arriva dalle analisi del perito Giovanni Di Censo, nominato nell’incidente probatorio della nuova inchiesta che vede indagato Andrea Sempio. Risultato? Nessuna impronta né di Sempio né di Alberto Stasi, già condannato in via definitiva. L’unico segno nuovo, leggibile e umano, è quello di Marco Poggi, fratello della vittima, trovato sulla porta del garage, non su quella d’ingresso come inizialmente diffuso.

L’impronta che cambia la prospettiva

Niente di nuovo, sembrerebbe. Ma a ben guardare, questa perizia pesa eccome. Perché se un’impronta riconducibile a qualcuno non appartiene né al condannato né all’indagato, il quadro probatorio pare alleviare la situazione di Andrea Sempio. I suoi avvocati, Liborio Cataliotti e Angela Taccia, con i consulenti Armando Palmegiani e Marina Baldi, mantengono il profilo basso: «Come non ci siamo preoccupati di fronte alle indiscrezioni più varie, ugualmente non cantiamo vittoria oggi, per quanto stavolta si possa a ragione parlare di un atto processuale e non della sua ipotesi».

Le altre sei impronte trovate su una confezione in cellophane di cereali e su un sacchetto dell’immondizia, invece, appartengono a Chiara Poggi stessa. Dal punto di vista tecnico, dunque, la perizia di Giovanni di Censo non aggiunge né toglie nulla rispetto alle ricostruzioni degli inquirenti di 18 anni fa. Cambia però la prospettiva dell’indagato.

Le indagini parallele e la complessità del caso

Intanto, a Brescia, si muove un’altra tela giudiziaria. L’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e Giuseppe Sempio — il padre di Andrea — restano al centro dell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari. Il Tribunale del Riesame discuterà venerdì 14 novembre alle 9.30 il sequestro dei dispositivi informatici di Venditti, mentre la difesa insiste sulla necessità di restringere il campo temporale e definire parole chiave specifiche.

Ecco che, in caso di condanna, la posizione di Sempio potrebbe tornare a peggiorare improvvisamente. Sì, l’abbiamo detto: ogni mossa sposta gli equilibri da una parte o dall’altra, e il nodo giudiziario che si è creato nel frattempo è sempre più difficile da sciogliere. Ogni giorno diventa sempre più intricato, tra nuove scoperte, ipotesi, inchieste, e chi più ne ha più ne metta. La speranza è che alla fine tutti questi nodi vengano al pettine, e che si scopra finalmente cosa è successo quella dannata mattina del 13 agosto 2007.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti