Garlasco, il verbale secretato svelato e la misteriosa figura sulla scena dell’omicidio di Chiara Poggi

  • Postato il 24 novembre 2025
  • Di Panorama
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Un verbale secretato e una figura misteriosa immortalata sulla scena del crimine fanno vacillare il castello di carte della Procura di Brescia. Una costruzione che, forse, poggiava su basi poco solide: il materiale biologico trovato sulle unghie di Chiara Poggi sembra non essere attribuibile a una singola persona come ad Andrea Sempio, attuale indagato per l’omicidio della ragazza. Una rivelazione che cambia radicalmente la prospettiva sul caso della villetta di Garlasco dove, nel 2007, era forse presente una figura sconosciuta che non faceva parte delle indagini.

Garlasco, il verbale secretato svelato e la misteriosa figura sulla scena dell’omicidio di Chiara Poggi

Il verbale che cambia tutto

Il  contenuto del verbale secretato dell’udienza del 26 settembre 2025, come rivelato da TgLa7, contiene le prime valutazioni della genetista Denise Albani sul Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. La Procura di Pavia sostiene che quel materiale genetico appartenga alla linea paterna di Sempio, e quindi ad Andrea stesso, ma nel documento, la consulente specializzata in genetica forense, sostiene che attribuire quel Dna all’indagato è «concettualmente sbagliato». Albani ha spiegato che si tratta di «profili genetici parziali, non consolidati e, per di più, misti», e non è quindi possibile individuare una singola persona, ma, appunto, la linea genetica paterna, cioè solo il «contesto familiare di appartenenza».

Dal verbale emerge che la genetista confronterà il Dna non solo con quello di Andrea Sempio e Alberto Stasi, ma anche con quello di altri sei individui: tre amici di Sempio, ovvero Mattia Capra, Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti, e tre esponenti delle forze dell’ordine che erano presenti nel 2017 sulla scena del delitto. Inoltre, Albani ha richiesto di accedere a ulteriori dati delle tracce genetiche sempre trovate sotto le unghie della ragazza durante una perizia del 2014.

La misteriosa figura con la borsetta

Mentre il dibattito sul Dna si fa sempre più tecnico, una foto scattata dagli inquirenti il 13 agosto 2007 alle 15:07 riapre il capitolo sulla gestione controversa della scena del crimine. L’immagine, emersa nella trasmissione Ore 14 Sera, mostra l’ingresso della villetta di via Pascoli con la porta d’entrata aperta e tracce di sangue sul pavimento, e si intravede sul lato destro una figura mai identificata all’apparenza femminile con una maglietta righe, forse una gonna in jeans e una borsa a tracolla.

Sulla scena, dopo la chiamata di Alberto Stasi, erano arrivati i carabinieri, il personale del 118 e la pm Rosa Muscio. Secondo l’ex maresciallo di Garlasco Francesco Marchetto,  non c’erano donne tra i militari presenti in casa in quel momento, e l’unica autorizzata era la pm, arrivata però più tardi.

La misteriosa figura femminile è quindi centrale secondo la difesa di Stasi rappresentato da Giada Bocellari: l’affollamento in un luogo che doveva essere sigillato, con la presenza di persone terze può creare un possibile inquinamento della scena del crimine.

Le dichiarazioni del procuratore di Brescia

Nel frattempo, il procuratore generale di Brescia, Guido Rispoli, è intervenuto in merito alle inchieste di Garlasco e del Sistema Pavia, e in particolare sullo scontro mediatico con Domenico Aiello, l’avvocato di Mario Venditti, ex procuratore capo di Pavia indagato per corruzione insieme a Giuseppe Sempio, padre di Andrea. A quest’ultimo sono stati restituiti smartphone, tablet e computer soggetti a ben tre decreti di sequestro poi annullati per mancanza di “parole chiave”. «Non c’è accanimento», ha dichiarato Rispoli, «qualsiasi indagato di media intelligenza non utilizza per le conversazioni relative al reato che sta commettendo un linguaggio che permetta di ricondurre a tale reato, ma utilizza sempre un linguaggio criptato».

 Al di là degli scontri mediatici, una data che può rappresentare una chiusura del caso Garlasco è quella del 18 dicembre, quando verrà presentata la perizia definitiva della genetista Albani. O al contrario, aprirà altri interrogativi togliendo le carte sul tavolo, sotto un castello che trema.

Autore
Panorama

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