Garlasco, il coniglio bianco, lo scoop bloccato e la bomba di Lovati: «Stasi non è l’assassino»

  • Postato il 19 novembre 2025
  • Di Panorama
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Un «coniglio bianco con le orecchie lunghe» zampetta intorno al delitto di Chiara Poggi. Non è il Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, ma la metafora utilizzata dall’ex avvocato della difesa di Andrea Sempio, Massimo Lovati, per parlare di una figura misteriosa che potrebbe cambiare le sorti delle indagini. Una figura metaforica che può essere un potenziale testimone chiave per gli inquirenti che cercano da mesi, anzi anni, di districare il caso Garlasco.

Garlasco, il coniglio bianco, lo scoop bloccato e la bomba di Lovati: «Stasi non è l’assassino»

La bomba di Lovati

Ma il vero colpo di scena, Lovati lo sgancia su Alberto Stasi, l’unico condannato in via definitiva per l’omicidio. Secondo l’avvocato, Stasi non è l’assassino, ma avrebbe coperto i veri colpevoli. Lovati lo aveva già definito «una mera pedina in mano ai veri assassini», coinvolto nelle ore successive al delitto contro la sua volontà, e lo ribadisce: «Io non ho bisogno di coprire nessuno, è Stasi che ha coperto gli assassini», sostenendo di aver ripetuto queste dichiarazioni anche alla Procura di Brescia. Secondo la sua teoria, a uccidere Chiara Poggi sarebbe stato un sicario assoldato da una figura influente, perché la ragazza era diventata «scomoda». Un’ipotesi che richiama le suggestioni contenute nel memoriale di Flavius Savu sul Santuario della Bozzola e che esclude sia Stasi che Sempio come autori materiali del delitto.

Lo scoop rinviato

Mentre Lovati lancia le sue accuse, lo scoop de Le Iene sul delitto di Garlasco viene rinviato perla terza volta consecutiva. Dopo essere saltato l’11 novembre senza spiegazioni, anche la messa in onda prevista per il 18 novembre non c’è stata. «Vista l’importanza del contenuto e la delicatezza del momento», spiega l’autore Alessandro De Giuseppe, «ci è stato chiesto di aspettare». Resta incerto chi abbia chiesto la sospensione del servizio, se la direzione editoriale oppure un soggetto istituzionale come la Procura, ma nel secondo caso lo scoop assumerebbe un peso ancora più significativo. Il servizio non è stato comunque cancellato, ma solo rimandato al «momento giusto».

Tra sicari e nuove perizie

Da una parte, la teoria del sicario, dall’altra il misterioso super testimone e dall’altra ancora uno scoop televisivo ritenuto troppo delicato per andare in onda. A questo si aggiungono nuove perizie del RIS sulla dinamica dell’aggressione subita da Chiara Poggi, che possono spostare la scena del crimine dal salone alle scale che portano al seminterrato dove è stato ritrovato il corpo della ragazza. Fronti di indagine che non chiariscono, ma allungano i tempi, mentre il tanto atteso 18 dicembre si avvicina: la genetista Denise Albani depositerà la sua perizia genetica, incentrata sulla possibile traccia di Dna sotto le unghie di Chiara Poggi. E nel frattempo un Bianconiglio corre, sfugge e grida affannato «È tardi! È tardi!».

Autore
Panorama

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