Garlasco, Alberto Stasi resta in semilibertà: la Cassazione respinge il ricorso della Procura Generale

  • Postato il 1 luglio 2025
  • Di Panorama
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La Corte di Cassazione ha deciso oggi di confermare la semilibertà concessa ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi. Respinto il ricorso della Procura Generale di Milano che chiedeva la revoca del beneficio, legata anche all’intervista rilasciata da Stasi a “Le Iene” durante un permesso premio.

Con questa decisione, Stasi potrà dunque continuare a beneficiare del regime di semilibertà, che gli consente di uscire dal carcere durante la giornata, con un rientro obbligatorio in serata, restando fuori per oltre 12 ore totali, non solo per motivi di lavoro ma anche per altri impegni autorizzati.

Il ricorso e l’udienza in Cassazione

La Procura Generale di Milano aveva impugnato il provvedimento di semilibertà, sostenendo che l’ordinanza presentasse vizi di legittimità, soprattutto a seguito dell’intervista rilasciata da Stasi a “Le Iene” il 30 marzo scorso, durante un permesso premio concesso per motivi di ricongiungimento familiare. Secondo la procura, i permessi premio devono essere concessi esclusivamente per motivi familiari, culturali o di lavoro, e l’intervista televisiva non rientrerebbe in nessuna di queste categorie.

L’udienza in Cassazione si è svolta senza la presenza delle parti, in una fase definita “cartolare”, durante la quale i giudici hanno esaminato il ricorso, le osservazioni del procuratore generale e le memorie difensive. La decisione di rigettare il ricorso conferma di fatto la semilibertà concessa a Stasi, ma in caso di accoglimento la vicenda sarebbe rinviata al tribunale di sorveglianza di Milano per un nuovo giudizio.

I permessi premio e il caso dell’intervista a Le Iene

Tra le questioni centrali sollevate dalla Procura Generale vi è la mancata autorizzazione specifica per la partecipazione di Stasi all’intervista televisiva durante un permesso premio, considerato non conforme alle finalità previste dalla normativa. Questo aspetto ha alimentato dubbi sulla correttezza del provvedimento della sorveglianza, ma la Cassazione ha ritenuto che non fosse sufficiente per revocare la semilibertà.

Le parole di Alberto Stasi

Nell’intervista a “Le Iene”, Stasi aveva espresso il desiderio di vedere finalmente fatta luce sulla verità: «Quello che ho a cuore è che salti fuori la verità, che venga alla luce tutto quello che deve emergere, che non è ancora emerso. Nient’altro. Io, comunque, tra pochi mesi potrei anche essere definitivamente a casa, quindi non sono questi pochi mesi che per me fanno la differenza. Ho motivazioni più profonde, insomma. Sarebbe molto più importante per me, per la mia famiglia e per Chiara, trovare la verità».

Autore
Panorama

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