Gala Mario Porcile al Festival del Balletto di Nervi, l’ideatrice Simona Griggio diffida il Carlo Felice per violazione di copyright

  • Postato il 2 luglio 2025
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fotografia pas de quatre fondo porcile

Genova. Gala Mario Porcile al Nervi International Ballet Festival, l’ideatrice Simona Griggio diffida il Teatro Carlo Felice e il responsabile artistico del Festival Jacopo Bellussi per violazione di copyright.

In attesa di sapere l’esito del ricorso sulla nomina di Bellussi come responsabile artistico (il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Griggio rimandando la questione al Tar, l’udienza c’è stata il 6 giugno e la sentenza arriverà nelle prossime settimane), Griggio, giornalista nazionale e critico di danza da quasi 30 anni, con alle spalle 20 anni di lavoro organizzativo cominciato con il fondatore del Festival di Nervi (57 gli eventi di danza prodotti e realizzati) prima come persona fisica e poi come presidente dell’Associazione D’Angel, è tornata alle vie legali con una diffida di 13 pagine firmata dall’avvocato Daniele Granara.

Al centro della contesa ci sono il Gala Mario Porcile in cartellone il 27 luglio 2025 e le fotografie appartenenti al Fondo Mario Porcile, usate, secondo Griggio, senza autorizzazione. Porcile fu il fondatore e l’anima del Festival Internazionale del Balletto di Nervi (prima edizione 1954).

Il 21 marzo 2017, Simona Griggio ha ideato e realizzato in stagione al Teatro Manzoni di Milano ‘Gala internazionale di danza in ricordo di Mario Porcile e del Festival di Nervi’. Quest’opera, che combina proiezioni di filmati e fotografie del Fondo Porcile, testimonianze di artisti sul palco e grande danza internazionale, è stata, secondo quanto viene riportato sulla diffida, depositata l’8 maggio 2025 come opera dell’ingegno protetta da copyright (legge 633/1941) al Mic-diritti d’autore per le opere già rappresentate pubblicamente.

locandina teatro manzoni
La locandina del Teatro Manzoni

“Il Gala in ricordo di Mario Porcile − dice Griggio – in stagione al Manzoni di Milano nel 2017, è un format depositato che si compone di: titolo dedicato al fondatore, memoria vivente, memoria iconografica del Fondo Mario Porcile, grande danza. È stato il frutto di un lavoro nato con il fondatore sin dai primi 2000 e proseguito finora. Uno storico che, fra la realizzazione di filmati, percorsi di alta formazione, spettacoli con artisti internazionali, invito di stelle storiche del Festival per dare borse di studio alle nuove generazioni, raccolta di testimonianze scritte e video, shooting dedicati ai ragazzi nei parchi, vetrine di talenti e Gala internazionali, conta ad oggi 57 eventi di cui gli ultimi proprio dentro il Festival come anteprima fino al 2024”.

Secondo quanto riporta la diffida, l’evento del 27 luglio riprende non solo il titolo, ma anche la struttura e gli elementi caratterizzanti l’opera originale che è un vero e proprio format composto da immagine storica del Fondo Porcile, memoria vivente, grande danza e titolo.

Nella controversia, dunque, entra anche la fotografia in bianco e nero che ritrae Liliana Cosi e Mario Porcile usata nella comunicazione pubblica dell’evento e le altre immagini del Fondo associate, come quella del pas de quatre o di Alicia Markova. In questo caso viene contestato al Carlo Felice il fatto che il 10 maggio 2022, l’associazione “Cro.me” (detentrice del Fondo Mario Porcile) ha concesso il permesso di usare gratuitamente questa e altre immagini con il limite dell’esclusività alla promozione del progetto curato da Simona Griggio, intitolato “Il sogno di Nervi – memorial del festival internazionale del balletto”. Il documento di concessione escludeva esplicitamente ‘qualsiasi altro uso se non con esplicita autorizzazione’. Da qui l’infrazione.

post social Festival di Nervi
Uno dei post del Festival di Nervi, con una delle foto del Fondo

Secondo gli autori della diffida si prefigurerebbe anche una violazione del diritto d’autore: L’atto legale definisce l’operazione del Teatro come una ‘elaborazione creativa non consentita’ e una ‘modificazione, elaborazione, trasformazione e adattamento’ di un’opera protetta, in violazione degli articoli 12 e 18 della legge sul diritto d’autore.

Griggio ricorda un altro passaggio: “Nel 2020, a Festival rinato e in piena pandemia, la stessa Carla Fracci, ospitata dall’associazione D’Angel non solo nel ‘Gala in ricordo di Mario Porcile’ ma anche nel concerto sinfonico benefico al Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale ‘La Musica che danza’ 2011, fu capofila di una lettera aperta alle istituzioni genovesi. Con lei anche Luciana Savignano, Liliana Cosi, Anna Razzi, Vittorio Biagi, Amedeo Amodio, Beatrice Libonati. Volevano che quel Gala, dove la Fracci ricordava il suo pas de quatre sul fermo dell’immagine storica per poi passare il testimone ai primi ballerini della Scala Virna Toppi e Nicola del Freo e le altre star dell’epoca d’oro ne ricordavano altri aspetti in associazione alle immagini proiettate, fosse inserito nella kermesse rinnovata. ‘Ciao Mario, avevano detto in coro alla fine dello spettacolo’. Dal Comune e dal Carlo Felice nessuna risposta’.

La diffida chiede di rimuovere immediatamente dal sito internet e da ogni materiale promozionale la foto di Liliana Cosi e Mario Porcile (e le altre del Fondo utilizzate sui social), in quanto associata a un evento per cui non è stata concessa l’autorizzazione e di non rappresentare il Gala Mario Porcile senza una previa modifica del titolo, per rispettare la titolarità dell’opera originale di Simona Griggio.

Il ricorso al Tar sulla nomina

L’altra questione sollevata da Griggio riguarda la nomina di Bellussi a responsabile artistico. Il Tar, in origine, aveva rigettato la domanda di sospensione della nomina di Jacopo Bellussi come responsabile artistico del Festival di Nervi 2025, il Consiglio di Stato ha invece accolto (ordinanza numero 1274/2025) l’appello cautelare. Il Tar dovrà così pronunciarsi nel merito del ricorso.

Secondo i ricorrenti la nomina è sospetta in quanto il ballerino genovese, con carriera internazionale, selezionato con un bando della fondazione Carlo Felice uscito nel luglio 2024, era stato investito ‘a parole’ del ruolo dall’allora sindaco Marco Bucci un anno prima: nel luglio 2023. Bellussi, lo ricordiamo, era stato nominato in quell’anno Senior Consultant del Festival, ma Bucci, in una conferenza stampa, si era sbilanciato ulteriormente ancor prima della redazione del bando.

Anche l’allora consigliera comunale Cristina Lodi, all’epoca all’opposizione, aveva sollevato a luglio 2024 la questione in consiglio comunale mettendo in dubbio che fossero state rispettate le procedure di evidenza pubblica.

 

 

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Genova24

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