Gabriele Gravina, perché il presidente Figc non si è ancora dimesso (e non si dimetterà)
- Postato il 9 giugno 2025
- Di Panorama
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Ci raccontano che Spalletti abbia preteso di presentarsi davanti ai giornalisti per annunciare il suo esonero, ma da quando esiste il calcio moderno l’allenatore non ha quel compito. Conoscendo Luciano immaginiamo la sua sofferenza di questi giorni, che poi è quella di tutti i giorni perchè Spalletti al calcio dedica tutto se stesso, possiamo discutere metodi e atteggiamenti, e alla maglia azzurra ha dedicato anche qualcosa in più.
Forse il grande errore è stato proprio quello di voler strafare, ma il motivo è che si è sentito sulle spalle una responsabilità enorme e quando ha capito che il suo calcio non veniva capito ha preso strade a lui sconosciute che l’hanno portato nel baratro. Resta un grande allenatore e su questo non si discute, basta parlare con i calciatori che ha allenato nella sua lunga carriera. Ma il mestiere del commissario tecnico è un’altra cosa, Spalletti non l’ha capito e Gravina ancora meno di lui.
Ma proprio perchè la Nazionale non è un club, dove c’è un presidente che mette i soldi e può fare ciò che vuole la posizione di Gravina ci pare compromessa almeno quanto quella del c.t. che ha esonerato. Non si tratta di andare a cercare le colpe di un sistema calcio che comunque in Italia non funziona più da un pezzo a tutti i livelli, ma dalla opportunità di farsi da parte dopo un fallimento calcistico. Ma Gravina non si sente evidentemente responsabile di niente e questo è ancora più grave perchè ha tenuto lo stesso comportamento quando Roberto Mancini fallì la qualificazione ai Mondiali in Qatar.
Quel giorno Gravina e Mancini dovevano lasciare il loro posto e invece andarono avanti in un rapporto che sembrava inossidabile e che invece si sgretolò nell’agosto di due anni fa quando il Mancio ebbe l’infelice idea di andare a guidare la Nazionale dell’Arabia Saudita. Ora il vero problema da porsi è il livello di professionismo di cui stiamo parlando: Mancini ha sbagliato e lo ha capito solo da qualche giorno affermando che non lo rifarebbe mai più. Ammettere di aver fatto un errore è un grande segnale di intelligenza. Gravina invece persevera nell’errore: doveva lasciare insieme a Mancini dopo la mancata qualificazione al Mondiale, doveva farlo insieme a Spalletti dopo la figuraccia con la Svizzera agli Europei, non lo fa neanche adesso nel momento in cui esonera Spalletti sostenendo nel frattempo che la Norvegia è più forte dell’Italia. Un bel modo per dare fiducia agli azzurri che vanno in campo. Non ha molta importanza chi sarà il successore di Spalletti, non è quello il punto perchè qua la situazione si è fatta davvero….”Gravina” .