Futuro dello stadio Riva. La minoranza: “Si tenga conto della storia dell’Albenga”, il sindaco Tomatis: “Auspico gestione condivisa”

  • Postato il 22 aprile 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Futuro Stadio Riva

Il futuro dell’Albenga e dello stadio Annibale Riva. Di questo si è parlato per più di un’ora e mezza durante il Consiglio Comunale di questa sera (qui la diretta). L’avvio della procedura fallimentare dell’US Albenga dei dirigenti Nicola Bisazza e Cristian Candela. La nascita, ieri, di un nuovo soggetto sportivo, l’FBC Albenga, che si pone l’obiettivo di raccogliere l’eredità della storia bianconera. L’ascesa del Pontelungo come società leader sia per categoria (la Promozione) sia per settore giovanile. Questi i fatti sportivi da sfondo a quella che è stata soprattutto una battaglia politica.

Dopo le schermaglie per il punto all’ordine del giorno trasformato in interrogazione, quindi senza alcuna delibera finale, ha preso la parola il consigliere di opposizione Diego Distilo il cui messaggio è stato chiaro: essendo rinato l’Albenga, si temporeggi prima di affidare a un altro soggetto lo stadio Riva in nome della storia ultracentenaria del club bianconero.

La replica del sindaco nonché assessore allo sport Riccardo Tomatis. Il primo cittadino ha sottolineato con forza gli investimenti che la sua amministrazione e quella di Cangiano hanno fatto per lo stadio, per un totale di 1milione e 250mila euro. “Leggo che secondo l’opposizione il Comune ‘avrebbe deciso’ di affidare il Riva a un’altra società. Non è così. Il Comune ha bisogno di un referente per lo stadio per questioni meramente pratiche come ad esempio le luci. Abbiamo invitato formalmente otto volte da agosto l’Albenga a presentarsi da noi per essere società referente ma non si sono mai presentati.  Il Pontelungo si è fatto carico di questo onere senza trarne vantaggio. Vogliamo affidare attraverso evidenza pubblica il Riva e auspichiamo che ci sia la collaborazione di tutte le realtà di Albenga”.

Il consigliere Podio fa notare al sindaco che da più di 10 anni si procede al rinnovo dell’affidamento del Riva all’Albenga con cadenza annuale. Come mai, invece, adesso si paventa l’idea di un bando di gara? Non sarebbe opportuno in tal caso aspettare di conoscere meglio l’Albenga FBC di recentissima (ieri) costituzione? “Grazie al Pontelungo per quello che sta facendo – chiosa – ma l’Albenga calcio è un altra cosa”.

La consigliera Guerra prende la parola per ribattere su questo punto: “Il bando pubblico non è stato fatto improvvisamente. E’ stato fatto ora perché lo stadio è a norma mentre prima non lo si poteva fare. Per la preparazione del bando serve un tempo più lungo rispetto al 30 giugno”. Ovvero, la data della fine della stagione sportiva e fino alla quale il Pontelungo sarà referente per lo stadio.

La consigliera Perrone ha letto in aula la lettera inviata dai tifosi al sindaco in cui lo si accusava di essere in prima linea quando il club vinceva salvo poi liquidare a una questione privata nei momenti in cui si palesava l’inadeguatezza delle ultime due gestioni.  QUI LA LETTERA LETTA IN CONSIGLIO COMUNALE.

Il consigliere della maggioranza Radiuk: ” Siamo disponibile ad aiutare il nuovo Albenga. Oggi la squadra che gioca nella categoria più alta e che ha la dirigenza che può gestire lo stadio è il Pontelungo. All’Albenga auguro di crescere. Fino a pochi mesi fa il sindaco si assumeva la responsabilità delle squadre che giocano, ora il Riva ha tutte le caratteristiche necessarie”. Lugani dell’opposizione riconosce le superiori capacità manageriali del Pontelungo ma auspica una soluzione che tenga conto anche della storia dell’Albenga: “Chiedo al sindaco di trovare una situazione equilibrata che tenga conto della memoria sportiva della città. La storia non può essere dimenticata”.

L’assessore Secco tira le orecchie a tutti: “Le scelte degli ultimi anni non avevano né una logica sportiva, né sociale, né di storia. Erano cagate che portavano discorsi economici che interessano a loro. Bisazza ha regalato il settore giovanile di 250 bambini alle società vicine. E fortuna che il Pontelungo li ha fatto giocare al Riva. Nessuno di noi è andato a chiedergli cosa stesse facendo. Abbiamo tutti delle grosse responsabilità  per quello che è successo. Siamo disposti a parlare con la nuova società per far tornare l’Albenga quello che era”.

Pollio (consigliere di maggioranza) sulla gestione condivisa: “Le società di calcio di Albenga non si sono mai messe d’accordo, quando c’è da collaborare veramente ognuno fa la propria strada. Non c’è mai stata collaborazione. Anche la San Filippo è tutti tutti gli albenganesi, anche Pontelungo e  Vadino. Tutte le società sportive di Albenga hanno contribuito alla città. Lo stadio è di tutte le società di Albenga“.

Il consigliere Feroleto, anche direttore generale del Vadino, difende l’operato del sindaco Tomatis: ” L’Albenga ha iniziato a saltare in aria il 27 settembre. Avevo contattato un imprenditore importante ma la società non ha voluto vendere. Il sindaco non poteva evitare questa fine. Sono contento che una nuova realtà possa arrivare. Proprio quest’anno c’è stata una gestione omogenea del Riva, sembravamo tutti un’unica società. Questo può avvenire anche con la nuova realtà. Un campo che tutti possono usare da quando l’amministrazione Cangiano ha fatto il sintetico. Spero che l’Albenga possa ripartire e possa avere l’aiuto di altre società. Non mi va che l’opposizione faccia passare l’amministrazione come complice della fine dell’Albenga”.

Autore
Il Vostro Giornale

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