Furlani, tutti pazzia di Mattia: in Spagna si parla di record del mondo. Mei lo esalta e prepara la mossa alla Binaghi
- Postato il 17 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Tutti pazzi di Mattia Furlani. L’oro italiano, il primo a questi Mondiali di Tokyo nel salto in lungo, ha avuto la capacità di mettere tutti d’accordo: bravissimo in pista e altrettanto bravo anche ai microfoni. L’Italia si coccola il suo nuovo campione che però con la sua impresa fa breccia anche all’estero e ora tutti ne vogliono un pezzo.
Il record di Mattia
Nessuno prima di lui: in Italia e nel Mondo. Mattia Furlani sale sul gradino più alto del podio ai Mondiali di Tokyo conquistando la medaglia d’oro nel salto in lungo e diventa il più giovane di sempre a centrare questo risultato in questa specialità. Soltanto a febbraio prossimo Mattia compirà 21 anni ma nel suo palmares c’è già un titolo Mondiale indoor, un bronzo Olimpico e ora anche il trionfo iridato, numeri pazzeschi per una disciplina che da sempre premia gli atleti più esperti, quelli capace di mettere insieme tutti gli aspetti di un movimento che non ha a che fare solo con velocità e potenza, ma anche con la tecnica. E mai come nel caso di Mattia viene da dire che il suo solo limite è il cielo.
La Spagna pazza di Furlani
L’oro di Furlani non viene celebrato solo dai media italiani, in Spagna il quotidiano sportivo AS fa un ritratto dell’atleta azzurro e si spinge molto in avanti nelle sue ipotesi, al punto da mettere in discussione il clamoroso record di Powell che data 1991. “La sua progressione senza limiti, la sua prodigiosa caviglia destra al momento dello stacco, le sue gambe che sembrano delle molle. Furlani è un genio dalla falcata ampia che in futuro potrebbe provare a battere gli 8,95 di Mike Powell”. Ma anche Marca è prodiga di complimenti con Mattia che diventa “Spiderman”.
Mei prova la “mossa Binaghi”
Un talento cristallino, lo si sapeva da tempo ma nel mondo nell’atletica è sempre meglio andarci con i piedi di piombo. Mattia vola lunghissimo ed è da sempre considerato uno degli atleti di maggiore prospettiva non solo a livello italiano. Ma 20 anni in una disciplina come il lungo sono davvero pochi, per molti saltatori il “prime” arriva molto più avanti. L’Italia vive un momento magico nell’atletica che ora il presidente Mei vuole provare a capitalizzare anche da un punto di vista economico e di visibilità: “Stiamo parlando con le istituzioni per riportare i Mondiali di atletica a Roma nel 2029 o nel 2031. Questi ragazzi se lo meriterebbero. Noi ci proviamo ma ovunque si facciano siamo sicuri che i nostri atleti fanno bene. Mattia? Non è più una promessa o una sorpresa, quando si gareggia in quel modo vuol dire che è diventato realtà”. Così come il presidente della FITP, Binaghi, ha sfruttato l’effetto Sinner per accendere i riflettori sul tennis portando in Italia la Coppa Davis, anche Mei potrebbe pensare a un’operazione simile.