Furlani per battere il record mondiale di Powell è disposto a tutto: "Anche a vedere la Lazio vincere la Champions..."

  • Postato il 11 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Lunga vita a Mattia Furlani. Perché con Tamberi e Jacobs in ritirata (ma solo momentaneamente: il primo punta dichiaratamente a LA28, il secondo spera di poter fare altrettanto) l’Italia dell’atletica al maschile deve pure aggrapparsi a un totem. E il 20enne di Marino sembra fatto su misura per adempiere allo scopo: il trionfo mondiale a Tokyo lo ha lanciato definitivamente nell’elite, dopo che già il podio di Parigi (e il mondiale indoor di Nanchino) avevano fatto capire che il ragazzo qualcosa di speciale lo aveva per davvero. Oggi, di pubblico dominio.

Il “fioretto” per abbattere il muro dell’8.95

A Trento, ospite del Festival dello Sport, Furlani s’è divertito a regalare battute e a dispensare sorrisi. Si diverte sul palco come se fosse in pedana, e questo è un pregio che non è da tutti. “Per battere il record del mondo di Mike Powell potrei davvero spingermi al limite… anche a pensare di vedere la Lazio vincere la Champions League, se fosse il prezzo da pagare”. Lui che è tifoso romanista sfegatato, e che come tale si gode l’insospettabile primato della “Maggica” targata Gasperini. “Potrei accettar anche di vedere la mia Roma in B per una stagione, ma forse qui sto un po’ esagerando”, ha ammesso dopo averci pensato un attimo su.

Di sicuro però quell’8.95 che resiste da più di tre decenni è una misura che Furlani nel mirino prima o poi intende metterla.Non è una misura impossibile, perché sono giovane e di strada davanti a me spero di averne tanta. Ho già conquistato due medaglie d’oro mondiali in pochi mesi, questo per dire che davvero non esistono imprese fuori portata. Certo, Powell ha fatto la storia del lungo e quella misura è iconica, ma prima o poi qualcuno dovrà pur migliorarla…”.

Vacanze finite, è tempo di tornare al lavoro

A Tokyo sono bastati 46 centimetri in meno per portare a casa una medaglia d’oro che ha un valore eccezionale. “Perché è stata una finale complicata, tanto che sono riuscito a fare il salto vincente soltanto al quinto tentativo.

A sorpresa gli fanno vedere due video messaggi: uno glielo manda Powell, l’altro il primatista europeo del lungo, l’armeno Emmyan. “Sono fonte di ispirazione per me, che sono ancora giovane e sento di avere tanto da imparare. Ho voglia di migliorarmi ancora e poter apprendere consigli dai più grandi è qualcosa di prezioso. E lo dico pensando anche ad atleti di altre discipline: uno come Sinner è un modello da seguire, un vero fenomeno. So che qualcuno adesso prende me come atleta di riferimento, ma mi auguro sempre di essere all’altezza di questo compito”.

Il resto verrà da sé: l’odio per la sabbia non è scemato (“Detesto quando vado a fare la doccia e me la ritrovo fin dietro le orecchie), ma le vacanze (alle Mauritius) sono finite. “Direi che è ora di tornare ad allenarsi seriamente. Farò il punto con mamma Kathy e il mio staff e poi deciderò come procedere: a livello fisico caricheremo un po’, a livello tecnico non credo che cambieremo granché. Ma lo saprò con certezza quando ci ritroveremo in pedana”.

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Virgilio.it

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