Furia Inter, tutti in silenzio stampa. Il rigore di Bisseck, gli altri fischi contestati e il caso Guida: per cosa protestano i nerazzurri

  • Postato il 19 maggio 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La furia dell’Inter si è tramutata in silenzio. Silenzio stampa, per evitare che la rabbia si trasformi in squalifiche. Nessun nerazzurro si è presentato davanti ai microfoni dopo il pareggio per 2 a 2 contro la Lazio che ha consegnato il match point scudetto al Napoli, nonostante lo 0 a 0 della squadra di Conte a Parma. Una protesta dura contro le decisioni arbitrali che hanno influenzato il finale di stagione dell’Inter. Il rigore del decisivo 2 a 2 assegnato dal Var per un tocco di mano di Bisseck ha fatto esplodere la rabbia nerazzurra contro gli arbitri, che però covava già da diverse giornate e non è legata al singolo episodio.

L’Inter protesta perché Bisseck teneva le mani dietro la schiena. Anche se poi fa un movimento verso il pallone allargando il gomito. È una situazione grigia: l’arbitro Chiffi in campo aveva giudicato il tocco regolare, la sala Var lo ha richiamato. A Lissone siedeva come assistente Var proprio Guida, il fischietto partenopeo che poche settimane fa aveva dichiarato di non voler arbitrare il Napoli perché “la mattina voglio portare i miei figli a scuola tranquillo“. Veleni che si mischiano al rammarico per un’occasione che in ogni caso l’Inter ha gettato alle ortiche. Per due volte era andata in vantaggio, per due volte era tornata in testa al campionato.

E la rabbia ha fatto tornare nella testa nerazzurra gli altri episodi controversi. Sempre in Inter-Lazio, la spinta a due mani di Rovella ancora su Bisseck in area di rigore. Chiffi ha fatto proseguire. E poi il fallo di Ndicka sempre su Bisseck in Inter-Roma: un rigore netto, in quel caso, che avrebbe dato all’Inter la chance di conquistare un punto oggi prezioso. E ancora prima le due rimesse laterali battute più avanti dal Bologna che hanno portato al gol allo scadere di Orsolini. Senza dimenticare un altro fallo di mano di Spinazzola in Lecce-Napoli altrettanto dubbio ma non sanzionato. La partita fu vinta dalla squadra di Conte per 1 a 0.

Insomma, l’Inter protesta. Sono le normali dinamiche di un testa a testa scudetto ad alta tensione: domenica sera sia Inzaghi che Conte, sia Baroni che Chivu, sono stati espulsi. E per i nerazzurri è difficile capire quanto la rabbia per i presunti torti subiti sia in realtà la dolorosa consapevolezza di avere avuto una grande occasione. La scelta è stata quella di restare in silenzio. Forse anche per evitare ulteriori polemiche.

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Il Fatto Quotidiano

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