Funivia, idea Pd: “Dirottare i fondi sugli Erzelli”. Ma Salis: “C’è differenza tra dare suggerimenti e governare”
- Postato il 27 agosto 2025
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- Di Genova24
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Genova. “C’è una differenza tra avanzare delle ipotesi, dare dei suggerimenti, e avere la responsabilità di governare una città ed è la sicurezza che la proposta finale che faremo sia una soluzione applicabile, sostenibile, realizzabile anche da un punto di vista burocratico”.
Flemmatico, sul filo della diplomazia, il commento che della sindaca Silvia Salis sull’ipotesi, avanzata dal Pd genovese, di un dirottamento dei fondi destinati alla funivia di Forte Begato per finanziare, invece, un impianto di collegamento tra Sestri Ponente e la collina degli Erzelli.
La proposta, che porta la firma della consigliera comunale della minoranza dem Vittoria Canessa ma che è stata sposata anche dal segretario provinciale schleiniano Simone D’Angelo, è stata annunciata a mezzo stampa, prima ancora – dicono i rumors – che alla stessa sindaca, e comunque con qualche giorno di anticipo rispetto alla riunione di maggioranza con i partiti della coalizione prevista per questa domenica sera.
L’ipotesi del Pd: “Spostare sugli Erzelli i fondi per la funivia”
Secondo il Pd, uno dei soggetti politici che in questi anni si è più apertamente schierato contro la funivia del Lagaccio e a favore delle proteste dei cittadini, il Comune dovrebbe provare a spostare i 40 milioni necessari per l’impianto sulla funicolare per gli Erzelli (costo totale stimato, 118 milioni). La soluzione permetterebbe, nella visione dem, di salvare capra e cavoli: non perdere il finanziamento governativo (fondi che però dovrebbero passare dal ministero della Cultura a quello dei Trasporti) ed evitare di pagare le salate penali a Doppelmayr e Collini, le aziende a cui è già stato affidata sia la progettazione sia la realizzazione dell’opera (e quindi dribblare il rischio di danno erariale). Il terzo, e non ultimo, obiettivo della proposta è evidentemente quello di non deludere il proprio elettorato.
“L’ipotesi di spostamento dei fondi destinati alla funivia per Forte Begato all’impianto di risalita per gli Erzelli è molto complessa – continua Salis – perché richiede innanzitutto lo spostamento di fondi da un ministero all’altro, inoltre si tratta di fondi complementari al Pnnr destinati specificamente alla valorizzazione dei forti attraverso una semplificazione del percorso di avvicinamento”.
“Non ho alcun problema a prendere posizioni anche forti su temi scottanti, come è stato per esempio con la questione Skymetro, bisogna però considerare che esistono progetti e fasi di avanzamento differenti. La funivia è in una fase di avanzamento che ci impone di presentare un’alternativa“, ancora, le parole di Silvia Salis in vista della riunione di maggioranza di domenica sera, rivolte in questo caso alle forze politiche che accarezzano l’ipotesi di un’opzione zero.
Secondo la sindaca, e anche secondo l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante, lo stato di avanzamento impone una soluzione a breve termine perché “se non facciamo niente parte il cantiere” – ha detto nei giorni scorsi Ferrante. Inoltre c’è il tema del danno erariale legato alle penali nel caso Doppelmayr e Collini perdessero la commessa. “E’ un rischio che non possiamo permetterci”.
Ed è per questo che il Comune, si è capito recentemente, sta prendendo in considerazione la possibilità di un progetto alternativo che includa il potenziamento della Cremagliera di Granarolo, la creazione di una mini-funivia da Granarolo a Forte Begato, un ascensore di collegamento tra Principe e la partenza della cremagliera e spazi per lo sport nel quartiere di Granarolo. Un’alternativa che, però, la sindaca ha intenzione di valutare con gli alleati.
“Stiamo studiando un’alternativa e ve lo abbiamo detto, la promessa che ho fatto è che non ci sarà un impianto che sorvolerà il quartiere del Lagaccio ma serve un progetto alternativo che sia fattivo, che si traduca in un servizio per la città, i turisti e la cittadinanza. Questo è l’obiettivo mio e della giunta – continua Salis – ci sono chiaramente posizioni diverse all’interno della coalizione, e ci sono persone che provano a trovare diverse soluzioni. Ma a me e alla giunta spetta il compito finale di trovare un’alternativa che sia applicabile ed è proprio per questo che sto evitando fughe in avanti, cosa che indebolirebbe il progetto stesso che possiamo avere in mente”.
Il tema, per citare la stessa sindaca, è davvero scottante, politicamente parlando, per la maggioranza di centrosinistra. Forse il più scottante in assoluto, visto che è momentaneamente in stand-by quello relativo all’ipotesi forno elettrico per l’ex Ilva di Cornigliano.
Già nei giorni scorsi oltre a vari comitati e associazioni, soggetti come Linea Condivisa e i Verdisinistra aveva sottolineato l’importanza di condividere la questione e ricordato le posizioni relative alla contrarietà al progetto. L’ultima bordata è stata la proposta del Pd. L’impressione è che alla riunione di domenica sera saranno fuochi d’artificio.