Funivia del Lagaccio, comitati all’attacco: “Il percorso partecipato non c’è mai stato, basta bugie”
- Postato il 29 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. A poche settimane dalle elezioni comunali continua a far discutere il progetto della funivia del Legaccio, l’opera pensata dall’amministrazione comunale per collegare Principe con Forte Begato, e che da sempre ha diviso l’opinione pubblica, scatenando perplessità e proteste da parte dei residenti, e non solo, della zona.
Dopo l’incontro pubblico di giovedì a Oregina e dopo le recenti dichiarazioni sulla stampa, tornano all’attacco gli attivisti di “Con i piedi per terra”, il comitato che da sempre si oppone a quest’opera: “Dopo aver ribadito come un mantra la volontà di costruire l’opera, si apprende dai giornali che il vicesindaco facente funzioni ha dichiarato che l’amministrazione comunale sul tema avrebbe avviato un percorso partecipato che ha portato poi alla prima definizione del masterplan, per poi chiedere nuove risorse al ministero”.
“Questa partecipazione, però, non c’è mai stata – smentiscono cittadini e associazioni – Sulla funivia il quartiere non è mai stato interpellato, lo denunciamo da anni – ribadiscono dal comitato Con i piedi per terra – E non c’è stato alcun percorso partecipato sul futuro del quartiere, il masterplan non è stato costruito insieme: il Comune ha presentato una piantina preconfezionata in cui la ‘riqualificazione’ consisteva in interventi di manutenzione di base dei marciapiedi, due panchine, qualche fioriera e una pista ciclabile che finiva nel nulla. Il tutto senza mai parlare di funivia”.
“Il Comune ha sempre tenuto le due cose separate, lo dimostrano i verbali degli incontri di “Dialoghi in città”, iniziativa commissionata, per 40.000 euro, all’Università di Genova e coordinata dal prof. Andrea Pirni, per presentare quel masterplan alle realtà associative del quartiere – continua la nota stampa del comitato – Già il 5 settembre 2024 lo stesso Pirni chiariva “che la presenza a questo incontro non implica, in alcun modo, il sostegno alla realizzazione della funivia”. Solo così si è ottenuto che qualcuno si presentasse a quei tavoli: i partecipanti stessi hanno voluto mettere a verbale che “L’adesione al percorso di coinvolgimento sul Masterplan non può essere considerata come un segno di sostegno all’opera da parte di coloro che vi parteciperanno”.
“Ci sono i verbali e le email che lo dimostrano – rincarano dal Comitato – Se ci fosse stata una vera partecipazione, si sarebbe dato spazio e ascolto alle reali esigenze del quartiere: no alla funivia, no all’isola ecologica, ma più servizi e manutenzione per il territorio e la comunità che lo abita. Esigenze più volte espresse, e a gran voce da più parti. Invece, ancora una volta, si è preferito ignorare le richieste della cittadinanza e fare mera propaganda elettorale”.